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2 aprile 2020

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2 Aprile: Giornata Mondiale dell’Autismo


Il Coordinamento Nazionale Docenti Diritti Umani in occasione della ricorrenza annuale World Autism Awareness Day, istituita dall’Assemblea Generale dell’Onu nel 2007 e da allora celebrata il 2 aprile di ogni anno, intende richiamare l’attenzione di tutti, sui diritti delle persone affette dallo spettro autistico.

La Giornata Mondiale dell’Autismo rappresenta, infatti, un momento di consapevolezza e riflessione importante perché incoraggia tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite a prendere misure per sensibilizzare l’opinione pubblica. Il 2 aprile è quindi il giorno in cui le singole organizzazioni dedicate all’Autismo, esistenti in tutto il mondo, si riuniscono per collaborare insieme nell’ambito della ricerca scientifica. Una delle organizzazioni scientifiche e di volontariato più impegnata a livello mondiale è certamente AUTISM SPEAKS. Quest’ultima ha promosso nel 2010 l’iniziativa “Light it up blue” per aumentare la conoscenza e la consapevolezza sull’Autismo.

Attraverso quest’iniziativa AUTISM SPEAKS si rivolge, oltre che ai privati cittadini, alle pubbliche amministrazioni di tutto il mondo affinché a titolo simbolico e rappresentativo, illuminino un proprio monumento o edificio caratteristico di blu. Nel corso delle varie edizioni sono stati illuminati di blu, tra gli altri, l’Empire State Building di New York, il Cristo Redentore di Rio de Janeiro, la grande piramide di Giza in Egitto, l’Arco di Costantino a Roma e tantissimi monumenti di tutto il mondo e del Nostro Paese.

Illuminare di blu i monumenti più belli del mondo significa ricordare a tutti che l’Autismo non è una malattia che prevede una diagnosi e una cura. L’Autismo è una sindrome che riguarda tutta la morfologia della persona, che interessa ogni aspetto del suo essere. Ogni individuo affetto da autismo è unico, ciò vuol dire che esistono infinite combinazioni della sindrome. Ed è questo che vuole raccontare la Giornata Mondiale sull’Autismo.
Il CNDDU, in questo momento di emergenza collettiva in cui il Covid-19 non dà tregua a nessuno, chiede ai colleghi docenti della scuola italiana di promuovere iniziative affinché gli studenti comprendano il valore della diversità. Da quando le scuole sono chiuse le famiglie delle persone con disabilità hanno iniziato a sentirsi particolarmente sole.
Questa è davvero l’emergenza nell’emergenza che in Italia stanno vivendo migliaia di famiglie italiane. Infatti, oltre alle tante problematiche che l’emergenza sanitaria in corso presenta, le famiglie di persone con disturbi dello spettro autistico (DSA) devono affrontare un’altra emergenza, quella della loro gestione e cura 24 ore su 24, quindi le famiglie si trovano davanti a sfide ancora più complesse: scuole chiuse, centri sanitari e socio-assistenziali chiusi, sospensione delle attività terapeutiche e assistenza domiciliare, nella maggior parte dei casi, sospesa. A ciò bisogna aggiungere tutte le difficoltà che vive chi non si è creato una rete di sostegno, possibile soprattutto grazie alla scuola e ai progetti che ruotano intorno a gruppi di lavoro pubblici e privati.
Bisogna riconoscere, però, che la scuola italiana sta facendo grandi sforzi per essere vicina ai suoi studenti. La scuola s’impegna ogni giorno per permettere a tutti i ragazzi, specie quelli più fragili e in difficoltà, di sentire il legame quotidiano con i propri professori i quali stanno vivendo, ci teniamo a sottolinearlo, momenti assai complicati alla ricerca di proposte che rendano al meglio l’offerta formativa a distanza.
Ma non per questo la scuola italiana rinuncia al suo obiettivo più importante che è quello di essere, per prima cosa, una comunità educante per tutti, nessuno escluso.
Per tale ragione, il CNDDU chiede al mondo della scuola di illuminare le coscienze a distanza, anche stando da casa, dietro a un computer. Per questa occasione abbiamo pensato di chiedere ai docenti della scuola italiana di Primo e Secondo grado una copertina di Classroom azzurra, perché l’azzurro è colore che le Nazioni Unite scelsero per l’Autismo, e poi di lanciare per gli studenti l’hashtag #SIAMOTUTTIUNICI che consiste nella condivisione su Classroom, di una foto-collage che creeranno i ragazzi, fornendo ognuno di essi un’idea, uno spunto, e ricollegandosi ovviamente all’hashtag! Una foto-collage buffa, improvvisata, ma vera! Perché non c’è nulla di più vero: siamo tutti unici! E se questa idea viene condivisa soprattutto dai giovani che si trovano spesso a confrontarsi in classe con compagni affetti dallo spettro autistico, allora davvero la giornata celebrativa ha raggiunto il suo obiettivo che è quello di provare a maturare una piena consapevolezza sull’Autismo.

Prof.ssa Rosa Manco
Coordinamento Nazionale Docenti Diritti Umani


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