Carmela Dromì
21 aprile 2018
Carmela Dromì

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Agenda Urbana Lamezia. Liberi e Forti e AveLavoro propongono quattro azioni finalizzate a creare nuova occupazione


Con la Delibera di Giunta n. 326 del 25 luglio 2017 attraverso il Por Calabria Fesr-Fse 2014-2020 venivano approvati i documenti riguardanti gli «Indirizzi strategici per lo Sviluppo Urbano Sostenibile in Calabria» e le «Procedure per l’attuazione delle azioni del POR Calabria 2014-2020 all’interno della Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile della Regione Calabria».

Tra gli obiettivi tematici inseriti nel Programma Operativo emergono: Obiettivo tematico 3 Competitività dei Sistemi produttivi; Obiettivo Tematico 9 Inclusione Sociale e lotta alla povertà; Obiettivo tematico 10 Investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente.

Diciottomilioni/500 mila euro è la somma complessiva in dote all’Agenda Urbana di Lamezia Terme, una somma che potrà contribuire a creare alcune direttrici di sviluppo se si riuscirà ad attuare integrazione tra le azioni complementari, da indirizzare prevalentemente verso il lavoro o alla creazione di pre-condizioni per le occasioni di lavoro.

Il Movimento Liberi e Forti e AveLavoro ritengono di poter sostenere che in una tale strategia possano rientrare le seguenti azioni:

Ente Fiera (nell’ambito delle filiere produttive): in particolare con la ristrutturazione, in quanto recupero di patrimonio pubblico, dei locali della ex Cantina di Sambiase, su cui il Comune ha già deliberato in tal senso: Lamezia ha bisogno di un polo fieristico espositivo permanente, rilanciando la Fiera agricola che deve essere vista in funzione del rilancio del sistema produttivo locale agricolo, agroalimentare e agroindustriale, in una visione di prospettiva e di futuro in una dimensione che vada oltre i confini regionali;

Cantieri Scuola Lavoro (Fesr–Fse): nell’ambito dell’Asse Istruzione e formazione (Fesr) e Istruzione e formazione (Fse), prevedere la nascita di Cantieri Scuola Lavoro, finalizzati sia alla riqualificazione di opere pubbliche sia a quella del territorio, in particolare della tutela ambientale e del decoro urbano, di pubblica utilità. Tutto questo percorso potrebbe facilitare l’inserimento lavorativo di disoccupati mirando all’inclusione sociale di soggetti che vivono in particolare condizioni di fragilità e, contestualmente, generare azioni di inclusione attiva al lavoro, con il coinvolgimento anche di Comuni associati;

Fondazione Cultura Lamezia: la nascita della Fondazione si giustifica come atto amministrativo, prevedendo successivamente il ruolo del Comune partner in un rapporto pubblico-privato, affidando tutte le promozioni-gestioni di eventi culturali, attraverso avvisi pubblici, finalizzati al lavoro giovanile creativo. La cultura vista come impresa creativa che porta sviluppo e occupazione alla città e al comprensorio;

Lavoro Comune-Istituzione Ente accreditato: La Regione Calabria ai sensi del D.lgs 150/2015 promuove la rete regionale dei servizi per il lavoro e per le politiche attive del lavoro, consentendo a soggetti pubblici e privati accreditati, in base alla normativa vigente, di operare in via complementare o sussidiaria alle attività svolte dalla Regione, attraverso i Centri per l’Impiego.

In buona sostanza la Regione, attraverso l’istituto dell’accreditamento, riconosce ad un operatore pubblico o privato, l’idoneità a partecipare attivamente al sistema regionale dei servizi per le politiche attive del lavoro erogando sul territorio regionale servizi per il lavoro. Nello specifico, ad oggi, attraverso l’accreditamento il Comune potrebbe essere ente promotore di «Garanzia Giovani», «Bando tirocini», «Dote lavoro».

Nell’ambito delle suddette misure e azioni potrà erogare percorsi formativi. In più attraverso l’accreditamento presso Invitalia potrebbe erogare misure quali «Resto al sud» e interventi tipo «Self Employment di cui alla Misura 7.1 del Pon Iog».

Carmela Dromì e Alfredo Saladini sono convinti che anche attraverso il programma Agenda Urbana il Comune di Lamezia dovrebbe proporsi come attore e agente di sviluppo locale, rilanciando le relazioni con il mondo giovanile della città che, nel persistere di una disoccupazione di lunga durata, è destinato a lasciare il territorio e conseguentemente abbandonare l’impegno nella costruzione di una rete tra giovani, imprese, ente pubblico e partenariato sociale, finalizzato alla nascita di una significativa azione di occupabilità e occupazione.
Carmela Dromì (Presidente Circolo Liberi e Forti – Lamezia Terme)
Alfredo Saladini (Presidente AveLavoro – Lamezia Terme)


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