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18 maggio 2017

News Calabria

All’Unical con Pecoraro Scanio per discutere di turismo sostenibile. Ferrari confermata commissario straordinario del Parco Nazionale della Sila


Da non confondersi con quello ecologico, che sostenibile può esserlo o meno, il turismo sostenibile è quello che risulta in una fruizione rispettosa dei territori, un turismo che conserva i luoghi che attraggono i viaggiatori, preservandoli e passandoli quanto più intatti possibile alle future generazioni.

Se ne è parlato ieri all’Università della Calabria con il presidente della Fondazione UniVerde, nonché ex ministro dell’Ambiente e delle Politiche agricole e forestali, Alfonso Pecoraro Scanio, curatore del volume Turismo sostenibile: Retorica e Pratiche, edito da Aracne editrice, che è ora anche docente universitario presso la Milano-Bicocca e Tor Vergata proprio in materia di turismo.

Alla presenza del Magnifico Rettore dell’Unical Gino Mirocle Crisci; del commissario straordinario del Parco Nazionale della Sila, nonché docente di Marketing del Turismo presso la stessa Università della Calabria, Sonia Ferrari e del direttore f.f. del Parco Giuseppe Luzzi si è discusso a lungo dei vari approcci e di quale ricetta sia possibile applicare qui al Sud in genere, e in Calabria in particolare.

«Conosco bene la Calabria», ha detto Pecoraro Scanio «e quindi posso affermare con una certa sicurezza che il turismo sostenibile è la strada che questa regione deve percorrere per riuscire a sviluppare la propria economia, pur mantenendosi “integra”. Il turismo era sempre visto come l’alternativa positiva all’industrializzazione inquinante. Ma ora che i flussi dai paesi emergenti come Cina o India si conteranno in centinaia di milioni di potenziali viaggiatori strutturare in partenza questo turismo perché si riesca a preservare l’attrattiva che lo genera è imperativo».

Sonia Ferrari, dal canto suo, ha rilevato con un certo orgoglio come «il Parco della Sila ha fatto molto per il turismo sostenibile. Non solo siamo stati uno dei primi parchi italiani a conseguire la Carta europea del turismo sostenibile, ma lavoriamo molto anche sull’accessibilità, tanto da averne fatto anche il perno della nostra strategia di marketing.

«Ora il concetto di accessibilità lo allargheremo fino a includere quella correlata alle disabilità psichiche, senza dimenticare che abbiamo poi in corso anche un progetto importante come SilaStoryTelling. E sostenibilità significa anche far raccontare il territorio a chi lo vive e a chi lo visita».

«Questo è un ottimo momento per discutere di strategie turistiche», ha ricordato il direttore f.f. dell’Ente Parco Nazionale della Sila Giuseppe Luzzi.

«Infatti nell’ambito dei Fondi Por Calabria 2014/20 la Regione ci ha chiesto di realizzare un Piano di marketing generale per tutte le Aree protette del nostro territorio, un Piano che la professoressa Ferrari, con la partecipazione dei suoi studenti del terzo anno, ha già elaborato e condiviso in occasione di una riunione plenaria con i vari rappresentanti delle Aree stesse. Del resto già dal 2002 abbiamo iniziato a portare la Sila al di fuori dei confini nazionali, e ora siamo parte e cuore di un comprensorio vasto come quello ricompreso dall’Area MaB Sila Uneesco».

«Questo è esattamente il punto: condividere le eccellenze», ha rimarcato poi Alfonso Pecoraro Scanio. «Serve a generare un circuito virtuoso, ciò che del resto ha fatto il Parco della Sila».

E l’ex ministro dell’Ambiente non deve essere il solo a pensare che al Parco Nazionale della Sila si stia facendo un buon lavoro, visto che pochi momenti dopo giungeva a sorpresa la notizia della riconferma a commissario straordinario della professoressa Ferrari.


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