Bomba d'acqua a Palermo, 2 vittime in auto sommersa
16 luglio 2020

BLOG-le firme di Reportage

Bomba d’acqua di Palermo: due vittime, diversi ricoverati. Comune lamenta mancato allarme


Due bambini, il più piccolo di 9 mesi, sono stati ricoverati in ospedale per ipotermia. I piccoli sono rimasti intrappolati in auto, insieme ai loro genitori, nel sottopasso di viale della Regione, all’altezza di via Sardegna, sommerso dall’acqua. Le forze dell’ordine hanno prelevato coperte e teli termici dagli ospedali per le persone soccorse in strada.

Il Comune di Palermo lamenta il mancato allarme da parte delle autorità preposte. In alcuni sottopassi gli automobilisti sono rimasti intrappolati e hanno lasciato le auto salvandosi a nuoto. “Oltre un metro di pioggia è caduta a Palermo in meno di 2 ore. La pioggia più violenta nella storia della città almeno dal 1790, pari a quella che cade in un anno. Una pioggia che nessuno, nemmeno i meteorologi che curano le previsioni nazionali, avevano previsto, tanto che nessuna allerta di Protezione civile era stato emanata per la nostra città”, dice il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. “Se l’allerta fosse stata diramata, sarebbero state attivate le procedure ordinarie – aggiunge – che, pur nella straordinarietà degli eventi di oggi, avrebbero potuto mitigare i rischi. Ma non è il momento della polemica che lascio ad altri, anche perché so bene che la protezione Civile opera con grande professionalità basandosi su delle previsioni meteorologiche fatte da altri e che oggi evidentemente nessuno poteva fare con accuratezza”.

Il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, ha convocato l’unità di crisi alla caserma Lungaro della Polizia di Stato, per stabilire le azioni da intraprendere dopo il nubifragio che si è abbattuto su Palermo nel pomeriggio e che ha provocato la morte di due persone. Una delle vittime, un uomo, è stata estratta dall’auto rimasta sommersa nel sottopasso di viale Regione siciliana, all’altezza di via Leonardo da Vinci. I vigili del fuoco e le forze dell’ordine sono sul luogo della tragedia, dove l’acqua ha raggiunto un livello di parecchi metri e stanno proseguendo le operazioni di ricerca e soccorso. Intanto, alcune zone della città sono al buio da ore e non si sa quando potrà essere ripristinata l’erogazione dell’energia.

Un testimone, sono piombato all’inferno – “Tornavo da due giorni di vacanza e sono improvvisamente piombato nell’inferno di viale Regione Siciliana”. Alessandro Di Gregorio era in macchina con la moglie quando su Palermo si è abbattuta una bomba d’acqua che ha provocato due morti. “Ho visto la Circonvallazione allagata, genitori con bimbi in braccio che piangevano mentre cercavano riparo ovunque – aggiunge Di Gregorio -. C’erano automobilisti sui tetti delle auto, passanti che cercavano di fuggire a piedi nudi dal fiume di acqua e fango. Qualcuno si accasciava a terra. Con il pavimento dell’auto allagato, ho provato a studiare un percorso alternativo per andare a casa evitando le strade più a rischio. Per fortuna mi è andata bene”. (ANSA)


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