Operazione contro il caporalato tra Cosenza e Matera: la Guardia di Finanza di Cosenza ha arrestato 52 persone. Quattordici sono state portate in carcere ed altre 38 sono finite ai domiciliari. Per altre otto persone è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono 14 le aziende agricole sequestrate: 12 si trovano in Basilicata e due in provincia di Cosenza.
L’operazione ha coinvolto oltre 300 finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza, con l’ausilio di militari dei Reparti di Catanzaro e Crotone. L’ordinanza di applicazione di misura cautelare è stata emessa dal Gip di di Castrovillari, Luca Colitta, su richiesta del pm Flavio Serracchiani, a carico di 60 persone, indagate per associazione per delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (c.d. “caporalato”) ed al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Così li chiamavano nelle conversazioni intercettate dagli investigatori della Finanza, che per mesi hanno ascoltato imprenditori e caporali. “Domani mattina là ci vogliono le scimmie” si sente dire ad uno dei caporali travolto dall’inchiesta, a cui il suo interlocutore risponde “va bene, le scimmie le mandiamo là e qui restano 40 persone”. Quasi a marcare la differenza, come se i braccianti stranieri non fossero uomini. Con loro, padroni e padroncini lesinavano persino sull’acqua. Quando i lavoratori, assetati dopo ore di lavoro nelle serre, chiedevano almeno di poter dissetarsi, veniva data loro acqua del canale di irrigazione. “Ai neri gli mancano un paio di bottiglie d’acqua. Nel canale, gliele riempiamo nel canale – dice intercettato uno dei padroncini – Se ci sono un paio di bottiglie vuote.. hai visto quelle che trovi quando togli i cespugli? Vicino ai canali ci sono le bottiglie”.
“Grazie a chi ha realizzato, stamattina, questa imponente operazione contro il #caporalato in Calabria. Si tratta di un colpo durissimo. Continueremo a lavorare per estirpare questo male”. Così il senatore di Italia Viva Ernesto Magorno commenta l’operazione contro il caporalato di questa mattina della Guardia di Finanza di Cosenza. (Fonte Ansa)