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31 marzo 2020

News Calabria

CORONAVIRUS. Marino (RC-SI): LETTERA APERTA AI SINDACI CALABRESI


La pandemia da Coronavirus è per tutti una sfida nuova, per cui è doveroso mettere in campo tutto ciò che è possibile per poter limitare il numero di contagi: abbiamo a cuore le sorti del paese, delle persone. Per questo, abbiamo considerato doveroso indirizzare una lettera aperta a tutti i sindaci del meridione: è fondamentale che ognuno, a seconda delle proprie competenze, contribuisca in ogni forma a prevenire e contenere il contagio del covid19.

Ci rivolgiamo ora, in particolare, ai Sindaci calabresi, quali Autorità sanitarie locali, autorità comunale di protezione civile ed autorità di pubblica sicurezza; in considerazione del fatto che, in caso di allarme, gli stessi assumono la direzione dei servizi di emergenza sul territorio del proprio comune nonché il coordinamento delle attività di assistenza alla popolazione.

A loro, in funzione di tali competenze ed attribuzioni, chiediamo di intervenire in materia di emergenza per la messa in sicurezza delle persone, perché è necessario rafforzare la sorveglianza attiva e potenziare il tracciamento dei contatti (“contact tracing”) con un aumento significativo del numero dei tamponi, anche allo scopo di porre fine alle odiose pratiche di colpevolizzazione, delazione e caccia agli untori che si verificano nei nostri comuni.
E’, inoltre, necessario mettere in sicurezza il personale sanitario territoriale, i medici di famiglia e i pediatri che operano sui territori. Così come è necessario mettere in sicurezza e monitorare lo stato di salute di tutti i lavoratori impegnati nella prosecuzione delle attività essenziali, a partire da coloro che hanno contatti diretti con il pubblico.

Occorre procedere con l’effettuazione di analisi “immunochemioluminometriche”, ovvero analisi utili per la rilevazione rapida e qualitativa di anticorpi specifici, quali IgG e IgM, effettuate a seguito di un rapido prelievo di sangue venoso. Difatti, la ricerca di tali anticorpi è particolarmente utile a fini epidemiologici, allo scopo di rendere maggiormente efficaci le misure di contenimento sociale e di valutare l’estensione dell’epidemia tra i “contatti multirischio”, quali gli operatori sanitari e gli operatori al pubblico delle attività essenziali.
Ebbene, la presenza in un soggetto di IgM indica la possibilità di rilevare la fase temporale della contagiosità mentre la presenza delle IgG indica, con buona approssimazione, che è avvenuta la sieroconversione e quindi l’immunità da pregresso contatto virale; se invece si evidenzia la presenza di entrambe le classi di anticorpi, vi è l’indicazione che tale sieroconversione è in corso, per cui il soggetto si trova in un probabile stato di contagiosità.
E’ tempo di attivare tutte le forme di prevenzione e di tutela della salute di tutte e tutti.

Loredana Marino – responsabile nazionale Mezzogiorno PRC-SE


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