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7 marzo 2020

News

Coronavirus. Protezione civile: 197 morti in Italia. Cresce la curva dei contagiati, Oms: «Italia sta reagendo energicamente»


Aumentano in Italia morti e contagiati da coronavirus. “Oggi i deceduti sono 49″ ha comunicato il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Angelo Borrelli, nel corso del punto stampa quotidiano. “L’età delle vittime va da 62 anni a 95 anni e si tratta di persone con fragilità in diverse patologie”, ha aggiunto.

Secondo quanto ha spiegato Borrelli, “37 persone sono morte in Lombardia, 7 in Emilia Romagna, 2 in Veneto, 2 in Piemonte e uno nel Lazio”, portando il totale in Lombardia a 135, in Emilia Romagna 37, in Veneto 12, quattro nelle Marche e quattro in Piemonte, una nel Lazio, tre in Liguria e una in Puglia. In serata il governatore ligure Giovanni Toti ha informato che “in Liguria le persone decedute sono 5 al momento, una in più di ieri. Si tratta di un signore che era ricoverato nell’Asl 1″. E sono cinque le persone decedute e risultate positive al test per il coronavirus in Piemonte. In ordine di tempo, gli ultimi decessi sono avvenuti negli ospedali alessandrini, dove nel pomeriggio hanno perso la vita un uomo di 77 anni, con una grave patologia polmonare cronica, già curata in ossigenoterapia domiciliare e un uomo 78 anni, ha reso noto la Regione Piemonte. Nella notte a Novi Ligure era morta una donna di 81 anni, affetta da pluripatologie e risultata positiva al test del Covid-19.

Cresce la curva dei contagiati e nelle ultime 24 ore si sono registrati 620 nuovi positivi per un totale di 3.916 persone affette da Covid-19. La maggior parte dei casi si registra in Lombardia dove i positivi hanno superato le 2000 unità arrivando per l’esattezza a 2008 contagiati. Il totale dei casi di coronavirus dall’inizio dell’emergenza in Italia ammonta invece a 4.636 persone: di queste 197 (4,25%) sono morte e 523 (11,28%) sono già guarite, ha reso noto Borrelli. “Del totale dei positivi 2.394 sono ricoverati con sintomi, 462 in terapia intensiva, 1060 in isolamento domiciliare” ha detto il commissario straordinario. Il numero dei tamponi eseguiti dall’inizio dell’emergenza è di 36.359 (I DATI).

Bisognerà attendere domani per capire la sorte delle zone rosse ma intanto, secondo quanto ha ricordato Borrelli, arriva un primo riconoscimento dall’Organizzazione mondiale della sanità sulle scelte operate dall’Italia. L’Oms ha sottolineato che “il nostro Paese sta reagendo energicamente all’epidemia e che ha messo in campo misure di contenimento adeguate. E’ una constatazione che ci conforta su quello che stiamo facendo”. E sempre nell’ottica del contenimento dell’epidemia sono allo studio misure per chi viola l’isolamento domiciliare. Non rispettare la quarantena, specie se si è positivi al Covid-19, “e uscire non è una bravata. Non si deve fare. E stiamo studiando delle conseguenze” per chi lo fa, ha annunciato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità.

LOMBARDIA – In Lombardia sono stati finora registrati 2612 casi di nuovo coronavirus, 361 in più rispetto a ieri. Lo ha riferito in conferenza stampa l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. I pazienti ricoverati in Lombardia per coronavirus sono 1.622, a cui devono essere aggiunti 309 in terapia intensiva. “In un solo giorno ci sono 65 persone in più in terapia intensiva”, ha spiegato Gallera. Crescono, tuttavia, anche le persone dimesse: sono salite a 469. Per la terapia, ci sono oggi 400 posti letto disponibili: la Regione è riuscita a “recuperarne e riconvertirne 80″. A parte Cremona, “tutti gli altri capoluoghi di provincia hanno un numero di casi fortemente contenuto. Non pensiamo in alcun modo, almeno da parte nostra, ad azioni specifiche su grandi aree urbane”, come eventuali zone rosse, ha detto l’assessore parlando in particolare di Milano.

EMILIA-ROMAGNA – In Emilia-Romagna sono complessivamente 870 i casi di positività al coronavirus, 172 in più rispetto all’aggiornamento di ieri pomeriggio, un nuovo incremento di circa il 25%. E passano da 2.884 a 3.136 i campioni refertati. A fare il punto dell’emergenza, il commissario dell’Emilia-Romagna per l’emergenza, l’ex assessore alla Sanità Sergio Venturi. Si tratta in maggioranza di persone che presentano un quadro clinico non grave, con sintomi modesti o addirittura privi di sintomi. 366 sono infatti i pazienti che non necessitano di cure ospedaliere e quindi sono a casa, dove rispettano l’isolamento previsto; 52 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (20 in più rispetto a ieri). I decessi sono passati da 30 a 37. I 7 nuovi decessi riguardano 5 piacentini: 4 uomini, rispettivamente di 77, 82, 83, 85 anni e una signora di 94, tutti deceduti al nosocomio di Piacenza; e due donne della provincia di Parma, di 84 e 68 anni, decedute all’ospedale di Parma. La grande maggioranza delle persone decedute aveva patologie pregresse, a volte plurime; per un decesso sono invece ancora in corso gli approfondimenti. Per la prima volta si è riscontrato 1 caso positivo nella provincia di Ferrara. “L’Emilia-Romagna trasformerà alcuni ospedali in nosocomi Covid-19, per curare solo i malati da coronavirus” ha annunciato Venturi. (ADNKRONOS)


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