coronavirus_milano_3_fg
15 marzo 2020

News

Coronavirus. RC: «Per i lavoratori protocollo inadeguato, il governo come Ponzio Pilato lascia discrezionalità alle imprese»


Il protocollo governo-sindacati-imprese è inadeguato e quindi inefficace per fare prevenzione del contagio nei luoghi di lavoro dato che si lascia sostanzialmente alle imprese di decidere se tutelare o meno la salute dei lavoratori. Il diritto alla salute si ferma davanti alle porte delle aziende.

Torniamo a chiedere il fermo di tutte le attività lavorative non essenziali come unica soluzione per affrontare il contagio e garantire tutela di lavoratrici e lavoratori.

Il governo si comporta come Ponzio Pilato e cede ai diktat di Confindustria: non vi sono obblighi per le imprese e in compenso non c’è nemmeno il blocco dei licenziamenti e non è stata recepita la richiesta sindacale di limitare aperture e orari della grande distribuzione. Il succo del protocollo è al punto 8 laddove si dice che “le imprese potranno”. Siamo di fronte a un florilegio di raccomandazioni, inviti,possibilità, incentivi senza nemmeno l’obbligo dell’accordo con le rappresentanze sindacali interne che hanno solo il diritto a essere consultate. Si arriva perfino a sostenere che “l’adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione individuale indicati nel presente Protocollo è evidentemente legata alla disponibilità in commercio”.

La posizione del governo è irresponsabilmente alla Ponzio Pilato dato che lascia al confronto tra imprese e sindacati sui luoghi di lavoro una materia così essenziale per la salute pubblica. La realtà è che milioni di lavoratrici e lavoratori da giorni sono privi di protezioni e tutele. E se nella grandi fabbriche c’è ancora un po’ di potere contrattuale è certo che in gran parte delle imprese, soprattutto nelle realtà piccole, diffuse, negli appalti e subappalti, in tutti i settori dove prevale la precarizzazione e c’è scarsa sindacalizzazione la possibilità di esigere il rispetto di regole di prevenzione rasenta lo zero. Le procedure indicate dovrebbero almeno essere degli obblighi senza delega al buon cuore delle aziende. A proposito della sorveglianza sanitaria per il rispetto delle norme il decreto non impone alle Asl un piano di controlli a tappeto come sarebbe d’obbligo dotandole del personale necessario che manca in conseguenza dei tagli subiti dal SSN. Stesso discorso per i medici del lavoro che invece potrebbero svolgere un ruolo molto importante per la tutela dei lavoratori.

Conclusione: lor signori come Berlusconi a Nizza stanno al sicuro e i loro profitti valgono più della salute dei lavoratori.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale

Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro

Rifondazione Comunista – Sinistra Europea


Leggi anche...



News
Attentato Mosca, Russia: “Kiev ha finanziato...

Un portavoce dello Stato Islamico ha lodato l'attacco terroristico compiuto dal gruppo contro...


News
Ancona, curò otite con l’omeopatia ma il...

La corte di appello penale di Ancona ha riconosciuto la responsabilità penale del dottor...


News
Rifiuti Roma, termovalorizzatore e Giubileo al...

Il nodo rifiuti in vista del Giubileo e il nuovo termovalorizzatore. Intorno a questo ruota...


News
Torino, sparò e uccise ladro: tabaccaio a processo...

Sarà processato con rito abbreviato con l’accusa di omicidio volontario il tabaccaio di...