Una giornata per ricordare l’amato preside Antonio Bruni, ma anche per presentare il suo diario scritto durante la prigionia nei campi di concentramento e pubblicato postumo, per sua volontà, dopo un lungo e accurato lavoro portato avanti dai figli Gianni, Amalia Cecilia e Mimmo Bruni.
L’appuntamento è per sabato 6 febbraio, alle ore 17, nel salone del seminario vescovile di Lamezia Terme. Il libro Il diario di Antonio Bruni. Dai campi di prigionia nazisti a Salò (Pellegrini Editore) è stato curato con rigore metodologico e storico dall’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea di Cosenza con la prefazione di Brunello Mantelli, una delle massime autorità del settore, docente di storia contemporanea all’Università della Calabria.
Il ricavato del volume sarà devoluto all’Associazione nazionale Ragazzi in Gamba, sodalizio in cui il preside Antonio Bruni ha creduto tantissimo e che da oltre 40 anni organizza ogni anno una rassegna di teatro, musica, canto, danza, folklore, poesia, pittura, scultura, cinema rivolta alle scuole di ogni ordine e grado del territorio nazionale, con l’intento di promuovere l’educazione all’arte, all’espressività, alla creatività e la valorizzazione dell’originalità della persona.
A presentare l’opera postuma del preside Bruni saranno l’autore Giuseppe Ferraro, dottore di ricerca dell’università della Repubblica di San Marino, Brunello Mantelli e Giuseppe Masi, direttore dell’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanee. Coordinerà i lavori Pantaleone Sergi, presidente dell’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea.
Prima della presentazione dell’opera storica, Gaetano Montalto, per anni collaboratore del preside Bruni, ricorderà la figura di un uomo di grandissima cultura e di fine intelletto, che ha educato e formato intere generazioni.