«Pisciano per strada, fanno rumori tutta la notte e non conoscono minimamente cosa vuol dire civile convivenza. Oltretutto non si sa nemmeno se lavorano, quanti sono e come fanno a vivere, pur possedendo automobili di grossa cilindrata».
E’ la denuncia di alcuni residenti di Via Ubaldo De Medici e Via Lissania che da qualche mese «subiscono» la presenza di cittadini bulgari e rumeni insediatisi in una casa della zona.
Alla denuncia giornalistica, hanno anche accompagnato, nelle scorse settimane, quelle alle forze dell’ordine che hanno fatto visita più volte nella zona. Carabinieri, Finanza e Polizia locale, sollecitati dai residenti hanno avviato indagini e verifiche sul caso.
I residenti tuttavia, invitano le istituzioni preposte a vigilare, non solo in questa zona della città, ma in ogni quartiere.
Gli stranieri sono sempre di più e se Lamezia deve ergersi a «Città dell’accoglienza» – dicono – è bene che chi viene accolto rispetti le regole, non solo quelle della civile convivenza, ma anche pagare i tributi (acqua, spazzatura, eccetera) come fanno il resto dei lametini, i quali subito vengono individuati.
Mentre la maggiora parte degli stranieri resta immune. Vi sono casi, probabilmente anche quello segnalato in via Ubaldo De Medici, in cui si fittano immobili a tre-quattro persone e poi la notte aumentano fino a 18-20 residenti.
Chi controlla? Quali sono le condizioni igieniche-sanitarie in cui vivono? Chi ha fittato l’immobile conosce tutte le persone che realmente vi abitano?
Intervenire prima significa scongiurare problematiche di varia natura, sia abitative che di relazioni sociali.