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28 settembre 2019

News Lamezia e lametino

Elezioni Lamezia. Nasce SENSO CIVICO: appello e raccolta firme per adottare un Codice Etico e «uscire dall’incubo»


In questi ultimi cinque anni Lamezia ha vissuto l’onta del terzo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose, l’invio della Commissione di accesso alla SACAL ed il commissariamento dell’ASP a causa di indagini per infiltrazioni mafiose nel nostro ospedale.
Per le finanze cittadine, l’organizzazione della burocrazia, la gestione dei servizi (per primo la pulizia delle strade) e in generale sotto ogni altro aspetto l’operato della terna commissariale inviata a Lamezia è stato il disastro che è sotto gli occhi di tutti.
In questi cinque anni però, e anche da ben prima, in città ci sono stati tanti cittadini attivi che hanno agito dal basso a difesa della legalità, contro lo smantellamento e per il rilancio del nostro ospedale e del nostro sistema sanitario, per una gestione dell’aeroporto con ricadute positive sul territorio lametino, per la difesa dell’ambiente, per un PSC a mattoni zero basato sul recupero dei centri storici e delle periferie degradate, per una politica sociale di accoglienza, di integrazione e orientata verso gli ultimi.
Quel che sta accadendo a Lamezia in questa fase preelettorale non può, quindi, che preoccuparci assai.

Da un lato partiti, movimenti e pseudo liste civiche di centrodestra votati a una sfida contro lo Stato (reo d’aver sciolto una amministrazione ritenuta inquinata dalla mafia) con la riproposizione diretta o indiretta di Sindaci sciolti e/o di soggetti entrati in una sorta di “Albo d’oro” delle citazioni nelle relazioni delle tre commissioni d’accesso o comunque tuttora sotto inchiesta. Una sfida inaudita, arrogante e immorale che potrebbe finire con l’invio dell’ennesima commissione d’accesso e con un quarto scioglimento, per come ci ricorda l’inusuale monito inserito dal Consiglio di Stato nella sentenza che ha confermato il terzo scioglimento.
Dall’altro quei movimenti e partiti (di centro, di sinistra o estranei a questi schemi classici) che si sono sempre richiamati alla legalità, hanno combattuto da diverse posizioni l’amministrazione sciolta, invocano una netta svolta nei contenuti sociali ed amministrativi, ma che sono divisi e frantumati finanche al loro interno (non tanto sui programmi, di cui si sente ragionare poco o niente, quanto sulla scelta del candidato a Sindaco) e che rischiano di andare ognuno per la sua strada, finendo col cacciarci tutti quanti nell’incubo di un eventuale ballottaggio tra due coalizioni eredi entrambe dell’amministrazione di centrodestra sciolta ed entrambe votate alla sfida contro lo Stato.
Noi chiediamo a quest’ultimi partiti e movimenti, a noi più vicini, di farci uscire al più presto da quell’incubo. E con “SENSO CIVICO” ci dichiariamo sin d’ora disponibili ad esserci anche noi, direttamente o con fattivo supporto, per provare a costruire una coalizione che possa esser vincente.

Ambiremmo a costruire insieme una Lamezia inclusiva, che sia città dell’accoglienza; che diventi faro di legalità; che organizzi e sostenga l’unità del suo comprensorio; che possa andare di nuovo orgogliosa dei suoi servizi sanitari; che sostenga e rilanci le sue antiche e recenti vocazioni agricole, artigianali, commerciali, dei pubblici esercizi; che rilanci, potenzi ed accresca la cultura, la scuola e lo sport; che si doti di un PSC a mattoni zero, di recupero ambientale e sismico e di ricucitura dei tre centri urbani; che trasformi in risorse collettive, tutelandoli, i nostri beni comuni (mare, vento, costa, acqua, fiumi, montagne, pianura); che metta in virtuosa sinergia le sue tante infrastrutture (aeroporto, nodo ferroviario e nodo autostradale, area industriale, terme e futuro porto turistico); che punti al risanamento e alla valorizzazione degli enti comunali, intercomunali e regionali presenti nel suo territorio; che trasformi gli attuali gravi vuoti nell’organico del Comune in opportunità di efficiente informatizzazione della macchina comunale e di risanamento del bilancio; che diventi centro di servizi regionali, incubatrice di startup, catalizzatrice di fondi europei, nazionali, regionali e di investimenti privati, che, cioè, partendo dalle esigenze degli ultimi butti le fondamenta per creare lavoro e dare un futuro migliore per i nostri giovani.
Naturalmente, sedendoci al tavolo comune, chiederemo alla coalizione di adottare il Codice Etico figlio di nostre pregresse e condivise iniziative civiche.

Carlo Aiello, Antonio Ammendola, Anna Cardamone, Franco Caruso, Vincenzo Cittadino, Giuseppe Crapella, Sabrina Cretella, Antonello Cristiano, Aldo Cristiano, Carlo Cristiano, Frances Fahy, Giuseppe Gigliotti, Fiore Isabella, Maria Isabella, Felice Lentidoro, Carmela Manfredi, Giuseppe Marinaro, Madeleine O’ Neill, Concetta Perri, Giuseppe Perri, Filippo Raso, Costantino Rocca, Gennaro Talaia, Antonio Torcasio, Bruno Tropea. La sottoscrizione è tuttora in corso.


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