L’annona di Reggio Calabria, ‘u nonu ‘i Riggiu, è un frutto davvero particolare: ovoidale con buccia color verde chiaro, interno morbido e quasi cremoso di un invitante color panna punteggiato da semi neri, sapore e profumo un mix esaltante tra vaniglia, banana e ananas e sentori di fragola.
L’annona è il frutto dell’annona cherimola, una pianta tropicale appartenente alla famiglia delle Annonaceae che in Italia cresce solo a Reggio Calabria e dintorni, nella zona costiera che va da Bagnara a Gioiosa Ionica.
Questo delizioso frutto esotico arrivò in Calabria verso il XVI secolo grazie alla dominazione spagnola, e si adattò così bene che qui assunse le caratteristiche uniche e peculiari di gusto e proprietà nutritive che le hanno valso il marchio Deco (Denominazione comunale di origine).
Originaria degli altipiani andini, la pianta della chirimuya (questo il nome dell’annona nella sua terra d’origine), predilige i versanti collinari esposti a Sud ma vicini al mare e, oltre che nel territorio reggino, è presente in varietà similari solo in alcuni paesi del Sud America e dell’Africa del Sud, e negli angoli più caldi di California e Florida negli Stati Uniti.
Il suo frutto, in particolare quello della varietà reggina, è molto nutriente, ricchissimo di zuccheri, calcio, potassio vitamina C e annonacina, potente antiossidante.
‘U nonu ‘i Riggiu si raccoglie gradualmente quando è ancora verde e un po’ acerbo nel periodo che va da settembre a dicembre, mesi in cui si trova facilmente nei negozi della zona.
Si consiglia di mangiarlo fresco ma ben maturo, ad una settimana o più dalla raccolta, o come ingrediente di alcuni raffinati dolci prodotti dalle rinomate pasticcerie reggine.
Annamaria Persico (già pubblicato il 5 luglio 2017 su Reportage)