Chi già pregustava un bel risottino ai grilli o degli gnocchetti alla locusta dovrà pazientare ancora un po’.
Nel nostro Paese, infatti, con una nota informativa il ministero della Salute chiarisce che «ai fini dell’impiego alimentare gli insetti e i loro derivati si configurano tutti come novel food e che al momento nessuna specie di insetto (o suo derivato) è autorizzata per tale impiego».
Se è vero che alcuni stati membri dell’Unione europea hanno ammesso a livello nazionale la commercializzazione di qualche specie di insetto in un regime di «tolleranza» grazie all’articolo 35 del regolamento Ue 2015/2283 sulle «misure transitorie», è stato comunque stabilito, con lo stesso articolo, che per le specie in questione deve essere presentata una domanda di autorizzazione, al fine di definire le condizioni atte a garantirne la sicurezza d’uso per una libera circolazione sul mercato Ue.
Nel frattempo gli Stati membri che ne hanno ammesso la commercializzazione prima del 1° gennaio 2018 possono continuare a mantenerle sul loro mercato.
In Italia non è stata ammessa alcuna commercializzazione di insetti e pertanto la commercializzazione come alimento di un insetto o di un suo derivato potrà essere consentita solo quando sarà rilasciata a livello Ue una specifica autorizzazione in applicazione del regolamento Ue 2015/2283.