«Il cacciatore di meduse», il nuovo e commovente romanzo di Ruggero Pegna che racconta la storia attualissima di un piccolo migrante somalo, si aggiudica l’ottava edizione del «Premio Letterario Internazionale Antonio Proviero – Città di Trenta» per la narrativa edita.
La scelta della giuria, che ha selezionato la terna di finalisti tra circa duecento opere pervenute, non ha avuto dubbi nell’assegnare il prestigioso riconoscimento ad uno dei romanzi più belli pubblicati quest’anno, un racconto da mettere sotto l’albero in un Natale segnato dalle tragedie dell’intolleranza, dell’odio e del fanatismo terroristico.
La motivazione del premio conferma l’ottima accoglienza riservata a questo romanzo da critici e lettori: «Un libro struggente e attuale. Una fiaba contemporanea. La storia di Tajil, un bambino somalo sbarcato a Lampedusa con la sua mamma e un Pinocchio di legno, colpisce per l’intensità della narrazione, la concretezza delle storie, l’incanto dei luoghi. Il cacciatore di meduse con le sue principesse del mare, delicate ed eteree, ripropone il valore controcorrente del rispetto verso gli altri e la ricchezza della contaminazione tra diverse culture».