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27 luglio 2019

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Isca sullo Jonio: parte la XIV edizione de “L’Albero di Canto”. Il sindaco Mirarchi: «Caliamoci nella dimensione autentica e identitaria del nostro suggestivo borgo»


“I borghi calabresi rappresentano un patrimonio di bellezza, di storie, di tradizioni. Attraverso la valorizzazione delle realtà esistenti, con l’ausilio di occasioni di incontro all’insegna della musica e dell’enogastronomia, e quindi della convivialità, di una manifestazione di spessore e piacevolmente consolidata nel tempo come ‘L’Albero di Canto’, i borghi suggestivi e accoglienti, come quello di Isca, possono diventare un attrattore turistico. Un turismo diverso, che si fonda sul richiamo a quanti restano affascinati dalla dimensione autentica e identitaria dei luoghi scelti per le vacanze, dove scelgono di immergersi per imprimere nell’anima odori, sapori, colori per portare con sé l’immagine più vera di una intera comunità che sa essere accogliente, sempre”.

E’ quanto afferma il sindaco di Isca sullo Ionio, Vincenzo Mirarchi, nel dare il benvenuto a quanti, il 26 e il 27 luglio, vorranno raggiungere il suggestivo e accogliente borgo del Basso Jonio per vivere momenti piacevoli all’insegna della buona musica e dei gustosi prodotti locali nel corso della XIV edizione de “L’Albero di canto”.
La manifestazione patrocinata dal Comune di Isca in collaborazione con la Proloco Sanagasi, ha la sapiente direzione artistica dell’associazione Arpa si avvale della partnership dell’Associazione Etnopiano. Lo scopo della manifestazione culturale e quello di riscoprire le voci e i suoni dimenticati attraverso una ricerca storica che si ritrova sulle melodie di tamburi, organetti e zampogne che si intrecciano nella notte magica del borgo.

Ieri apertura con le animazioni itineranti della Tilly jazz band, alle 19. A seguire alle 21.30 l’anteprima del film “Una storia di vita” di Danilo Gatto. Alle 22 il concerto di Cantoantico (Sud Italia) e Boto Cissokho Quartet. Il ritmo ipnotico e le sonorità tipiche delle musiche popolari del Sudr appresentano le radici profonde del percorso musicale dei Cantoantico, iniziato nel 2000 e continuato negli anni fino ad arrivare a sviluppare un nuovo sound di pulsazioni ritmiche ancestrali con sonorità e voci urbane e contemporanee.
Boto Cissokho Quartet regala invece un melange di ritmi, dal blues al reggae, dal latin a quelli tipici della sua terra. Il risultato è un genere affascinante e travolgente, ma anche dolce e meditativo.
Domani, sabato 27 luglio, dopo le animazioni itineranti con la Fanfarra e la Croatian Bagpipers Band, è prevista la presentazione del libro “Maramenti. La Cucina di dei Ricordi”, di Barbara Froio. E alle 22 Spartacu Strit Viù (Teatro del Carro) di e con F. Gallelli e Luca Michienzi, la Croatian Bagpipers Band e All’Uso Antico e il suono delle cornamuse, moderno e ribelle permetterà allo spettatore di lasciarsi avvolgere dalle sonorità tipiche croate.


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