Giuseppe Gigliotti
24 ottobre 2018
Giuseppe Gigliotti

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Italia Nostra Lamezia Terme: «Immobilismo amministrativo che non ha precedenti nella storia della città»


Tanti dispiaceri che la terna commissariale sta regalando alla città di Lamezia Terme sono legati, di certo, alla mancata fruizione di palestre, teatri, campi sportivi. Ad un immobilismo amministrativo che non ha precedenti nella storia del nostro Comune. Ad una distorta concezione della sicurezza e ad una interpretazione di norme e leggi a dir poco parziale e fuorviante.

Nove scuole su dieci sono senza la certificazione occorrente e pare che persino tanti uffici comunali non godono delle dovute attestazioni normative.
Quello che più fa male al cuore è aver portato l’immagine della città ad un livello di degrado che grida offesa al buon senso e anche all’intelligenza.
Le strade, dal centro alle periferie, sono dissestate e colme di spazzatura non ritirata.

Non è accettabile che ogni mese si blocca la discarica e la città è completamente invasa dai rifiuti, senza che si pensi a soluzioni alternative. Questo modo di operare rende la città sporca e brutta, Lamezia Terme non lo merita. Non merita una terna commissariale incapace persino di sostituire una lampadina o un lampione pericoloso rendendo vie e quartieri interi al buio e con la chicca dei lampioni mozzati. E’ una vergogna.
Italia Nostra ha più e più volte sollecitato di rendere onore a quelle che erano le porte di Nicastro ma, come risposta, abbiamo avuto silenzio assoluto.

Le nostre continue sollecitazioni per rendere Il Castello Svevo Normanno agibile superando gli ostacoli amministrativi e burocratici sono stati ignorati cosi come nessun impegno serio e concreto è venuto per l’Abbazia Benedettina, per il Bastione di Malta, per la grande ricchezza archeologica di cui gode il nostro territorio. Terra di nessuno, abbandonata a se stessa.

Non riusciamo a comprendere il senso della presenza dei commissari. Non si può continuare a mortificare una città e i suoi abitanti. Il pericolo di infiltrazioni mafiose si può combattere solo creando sviluppo e lavoro. E tanto lavoro potrebbe venire se i nostri beni storici ed artistici fossero portati sull’altare della dignità che meritano. Se i nostri uffici fossero investiti della responsabilità di creare progetti,di guardare aventi e di avere il futuro come orizzonte.

Ci rattrista quanto la politica lametina nelle declinazioni globali abbia scelto la strada del silenzio e dell’omertà propositiva. Le voci che si sentono sono,per fortuna che ancora godono di una certa vitalità,quelle della varie associazioni e comitati. Che suppliscono, per quanto possono, a partiti, consiglieri, deputati.
Giuseppe Gigliotti
presidente Italia Nostra Lamezia Terme


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