Incendi all'Oasi dell'Angitola (foto Wwf Calabria)
16 luglio 2017
Incendi all'Oasi dell'Angitola (foto Wwf Calabria)

News Calabria

La follia incendiaria non risparmia l’Oasi dell’Angitola. Il Wwf chiede una sorveglianza H24


Anche se ogni anno il territorio dell’Oasi dell’Angitola, 875 ettari tra i comuni di Maierato e Monterosso Calabro, è costretto a subire i danni provocati dal fuoco, la situazione attuale, che ha fatto registrare ben cinque grossi incendi dall’inizio del mese, si presenta come la più allarmante da quando l’oasi è stata istituita, nel lontano 1975.

A farsi portavoce della rabbia e della preoccupazione per il futuro dell’area naturalistica dichiarata Sito di importanza comunitaria, nonché unica «Zona Ramsar» della Calabria, è il WWF vibonese con il presidente Angelo Calzone e il responsabile del settore conservazione Pino Paolillo.

Più volte gli ambientalisti si sono dovuti precipitare nelle zone interessate dai roghi per assistere, purtroppo impotenti, alla distruzione di ampie zone di pineta e di macchia mediterranea, come mai si era verificato in passato.

Innumerevoli le richieste di intervento, fatte in collaborazione con i dipendenti del Consorzio di bonifica «Tirreno Catanzarese», gestore dell’invaso artificiale, e lo stesso commissario del Parco regionale delle Serre, responsabile della gestione forestale dell’area, sia ai Vigili del Fuoco che alla Protezione Civile, impegnati, com’è noto, in tutta la provincia a causa dei numerosissimi incendi che continuano a imperversare un po’ dovunque.

Incendi che spesso mettono a repentaglio persino la vita di molti cittadini e sottopongono gli stessi Vigili a turni massacranti. Proprio in considerazione dell’importanza naturalistica dell’area il WWF chiede che il servizio antincendio svolto dalla piccola squadra di operai di «Calabria Verde», venga potenziato nei mezzi ed esteso a tutto l’arco della giornata, comprese le ore notturne, in modo da poter intervenire immediatamente all’avvistamento dei primi focolai.

Inoltre il WWF auspica che gli organi di Polizia Giudiziaria intensifichino le attività investigative, attraverso il controllo del territorio e opportune intercettazioni ambientali, al fine di individuare finalmente i responsabili di tali attentati contro la natura, compiuti evidentemente per rispondere a determinati interessi.
(Comunicato stampa WWF Vibo Valentia)


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