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16 settembre 2016

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«La Maddalena, tra peccato e penitenza». Tra le 54 opere esposte a Loreto, anche la preziosa tavoletta di Bernardo Daddi custodita al Museo di Altomonte


Nell’ambito della mostra «La Maddalena, tra peccato e penitenza», a cura di Vittorio Sgarbi, inaugurata lo scorso 3 settembre (e visitabile fino all’8 gennaio 2017), presso il Museo-Antico Tesoro della Santa Casa di Loreto (Ancona), è ospitata insieme alle opere di Simone Martini, Lorenzo Lotto, Carlo Crivelli, Antonio Canova, Orazio Gentileschi – in un percorso espositivo che vede al suo centro le maddalene – anche la preziosa tavoletta del Museo Civico di Altomonte, dell’artista toscano Bernardo Daddi.

L’opera raffigura il San Giovanni Battista, con la tradizionale veste di peli di cammello intrecciati e la figura di Maria Maddalena, avvolta da un vestito rosso che regge nella mano destra un cartiglio, mentre con la sinistra sostiene l’unguentario. La tavoletta, molto probabilmente parte di un polittico, è la testimonianza più antica degli orientamenti filo-giotteschi della corte angioina registrati in Calabria.

La figura della Maddalena, rappresentata su fondo oro ed archi trilobati a sesto acuto, è legata alla committenza privata del conte altomontese Filippo Sangineto, che verosimilmente affida la realizzazione del polittico a Bernardo Daddi, in una data prossima al 1328, l’anno in cui Roberto d’Angiò chiama a Napoli Giotto.

La mostra, promossa dalla Regione Marche in collaborazione con la Conferenza episcopale marchigiana, la Prelatura territoriale della Santa Casa di Loreto, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, l’Anci Marche e il Comune di Loreto, e organizzata dalla Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù e da Artifex, con le sue 54 opere provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, rappresenta uno degli appuntamenti d’arte di maggior rilievo fra quelli dedicati al Giubileo della Misericordia.

L’evento assume particolare rilievo dopo il recente annuncio di Papa Francesco dell’istituzione, proprio nell’Anno giubilare, della Festa della Maddalena che eleva la memoria della santa al grado di festa. Una mostra che si realizza, dunque, in un’occasione importante per la chiesa e diviene, al contempo, messaggio di bellezza e momento di riflessione sulla dignità della donna.

«Siamo davvero orgogliosi», ha dichiarato l’assessore al Turismo e Cultura del Comune di Altomonte (Cosenza), Lina Fittipaldi «di partecipare a questo straordinario evento artistico, curato dal prof. Vittorio Sgarbi. La mostra, infatti, rappresenta una occasione importante per valorizzare il patrimonio artistico del borgo e per riaffermare l’importanza del nostro Museo Civico, quale luogo per costruire nuove opportunità di conoscenza e momenti di valorizzazione della grande ricchezza che esso custodisce».


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