bassetti
20 settembre 2018

News Lamezia e lametino

Lamezia Terme: il cardinale Bassetti ha inaugurato la Scuola di formazione per imprese


«Sono qui per dire ai calabresi di non avere paura e di non perdere mai la speranza. Soprattutto, come dice il Papa, di non farsi rubare da nessuno la speranza, che e’ una virtu’ che e’ innata perche’ ce la da Dio»: cosi’ il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso della inaugurazione della scuola di formazione per imprese, ospitata in una struttura della Diocesi di Lamezia Terme ed i cui percorsi formativi, per imprese e giovani, saranno realizzati in collaborazione con il consorzio Elis di Roma.

«Forse tutti, in Italia», ha aggiunto, «abbiamo bisogno di essere piu’ protagonisti nella nostra vita e di non essere delle persone che subiscono, magari abbastanza passivamente, cio’ che succede attorno a loro stando sul terrazzo di casa. Questo e’ il momento in cui tutti, per un motivo o per un altro, dobbiamo rimboccarci le maniche ed essere vivi, perche’ non ne va di mezzo soltanto la nostra vita ma stiamo costruendo, soprattutto con i nostri giovani, che sono gia’ il futuro, l’avvenire, e quindi dobbiamo sentirci protagonisti».

Da qui la sua esortazione a «mettere tutta la fantasia perche’ si possa incentivare il lavoro, dalle piccole cose alle piu’ grandi. Ad esempio nella mia Diocesi di Perugia abbiamo adottato quel progetto della Cei di un finanziamento iniziale dall’8xmille per creare posti di lavoro per i ragazzi ed abbiamo fatto 25 borse di studio, ho premiato gli imprenditori che li hanno accolti, e per molti di loro ci saranno anche delle buone speranze di continuare con contatti piu’ stabili».

Per il presidente della Cei, infatti, «tutti hanno diritto al lavoro, non soltanto al lavoro provvisione, perche’ il lavoro provvisorio crea angosce e il ragazzo non puo’ pensare al proprio futuro, a formarsi una famiglia. Ecco, occorre incentivare il piu’ possibile e mettere in moto processi che possono sfociare in un lavoro stabile, per tutti».

Infine, rispondendo ad una domanda sulle politiche del governo in tema di lavoro, Bassetti ha evidenziato che «noi, e’ chiaro, apprezziamo tutto quello che di positivo si fa per aiutare le famiglie perche’ sia incentivato un lavoro. Le politiche si stanno gia’ orientando in questo senso. Pero’ bisognera’ che si orientino maggiormente perche’ questo del lavoro e’ il problema dei problemi e non e’ qualche cosa di accessorio nella vita».

«Diceva La Pira», ha concluso, «che il lavoro e’ il pane e senza pane non vivi. Allora, bisogna fare l’equazione diretta: il lavoro e’ pane. Quindi, chi governa deve preoccuparsi di questo pane quotidiano che il buon Dio offre per tutti ma vuole che noi uomini si sia suoi collaboratori in questa apertura alla Provvidenza».


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