Esprimiamo piena e convinta soddisfazione per l’esito del referendum costituzionale che ha interessato la partecipazione straordinaria della collettività nel difendere i principi sanciti nella carta fondamentale quale garanzia di convivenza e diritti.
Gli italiani non si sono sottratti ad un appuntamento fondamentale che ha visto l’Italia del Meridione presente tra la gente e sui territori insieme a comitati ed associazioni persensibilizzare, promuovere e sollecitare l’attenzione di tutti a difesa delle regole fondamentali della democrazia italiana.
È stata l’affermazione concreta che la sovranità appartiene al popolo e la voce assordante delle autonomie si è fatta sentire per affermare che siamo l’Italia dei comuni e delle comunità che non possono essere cancellati in nome di un centralismo burocratico ed amministrativo oltre che politico che genera confusione e corruzione.
Le intelligenze territoriali non devono essere umiliate ed offese ma sviluppate nel loro valore culturale, sociale, economico e scientifico, da qui bisogna cominciare.
L’aggiornamento della Costituzione va fatto, è necessario, ma nello spirito dei suoi Principi che parlano di un’Italia come Repubblica fondata sul valore del lavoro e sulla cooperazione solidale.
La partecipazione è stata popolare, vi si deve leggere il desiderio della politica che manca, la volontà di partecipare, perché il cambiamento è la partecipazione.
Possiamo affermare senza alcun dubbio che a vincere è stata la democrazia che chiede a gran voce una politica aperta al confronto e dialogo per una riforma elettorale e un aggiornamento delle regole della politica che non possono essere ancora rinviate ma scritte insieme a tutti.
L’IdM vuole rappresentare questa volontà di popolo ed essere un’organizzazione di movimento, partecipata e proiettata verso l’Italia dell’Unione Solidale delle Autonomie.
Il segretario regionale IdM
Nicodemo Filippelli
I referenti provinciali di Cosenza, Catanzaro, Crotone, Reggio Calabria e Vibo
Raffaele Papa, Leo Procopio, Domenico De Paola, Antonio Romano, Verano Franco.