La XIII edizione del Magna Graecia Film Festival che si è conclusa pochi giorni fa è un’eccellente testimonianza di positività, di come cioè dalla nostra città e nella nostra città si possano valorizzare non soltanto il cinema – che evidentemente rappresenta il fulcro e la ragione prima dell’evento – ma anche il territorio e le competenze che esso esprime.
Un ringraziamento immenso perciò sentiamo di fare a Gianvito Casadonte, anfitrione preparato e appassionato, che ha avuto il merito di pensare, studiare, creare, e negli anni – adesso possiamo certamente dirlo – far crescere il Festival grazie alla sua brillante direzione artistica, offrendo a Catanzaro e all’intera Calabria un momento di cultura e di entusiasmo. Tutto ciò attestato dalla quotidiana presenza serale di circa tremila persone, sedute davanti allo schermo gigante installato davanti al mare nella realizzanda area portuale del capoluogo.
Non solo: il Festival, che si prefigge di sostenere il giovane cinema italiano e di promuoverlo mediante la «scommessa» di presentare opere prime, si è rivelato un’intelligente operazione culturale che ha prodotto un indotto non trascurabile tanto sotto il profilo economico quanto sotto l’aspetto sociale e culturale, con la vivacizzazione dell’ambiente urbano, dei suoi aperitivi con gli artisti, con la presentazione di libri di autori locali e l’esibizione di musicisti nostrani.
Insomma, un’opportunità di promozione a tutto tondo del territorio, con le cose buone che esso esprime.
In quest’ottica crediamo vada riconosciuto un grande merito a Gianvito Casadonte, innamorato follemente del suo sogno, perché con la sua competenza, passione e umiltà ha saputo trasformare la sua creatura in qualcosa di più ampio rispetto al mero fattore cinema.
Non è un caso che di tutto ciò se ne siano accorti i media nazionali, laddove dobbiamo registrare ancora una volta, e nostro malgrado, la colpevole assenza e la scarsa considerazione della Rai regionale, la quale invece riteniamo che avrebbe dovuto offrire una finestra quotidiana al Festival nei suoi tg. Pazienza.
Infine, la vittoria come miglior film di Un posto sicuro del bravo Francesco Ghiaccio, che tratta il dramma dell’eternit, consegna all’evento catanzarese un’ulteriore considerazione: il cinema è sì una fabbrica di sogni, ma in questa fabbrica c’è un posto importante per i momenti di riflessione.
Questo film, inspiegabilmente, non è stato distribuito in Calabria, e ciò la dice lunga sull’importanza che deve avere la distribuzione nel settore cinematografico, un altro elemento fondamentale su cui il Mgff pone sensatamente l’accento e che dà al Mgff un’ottima aggiuntiva motivazione per continuare a crescere.
Movimento Civico Indipendente «Catanzaronelcuore»