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20 marzo 2016

News Lamezia e lametino

Manifestazione in difesa dell’ospedale di Lamezia. Il sindaco Mascaro: «Insieme, abbiamo scritto una pagina di storia»


A 24 ore di distanza, non si è spenta ancora l’eco della manifestazione svoltasi a Lamezia Terme in difesa dell’Ospedale. Migliaia e migliaia di cittadini (tra cui tantissimi studenti), di ogni età e colore politico, sono scesi in piazza, come non si vedeva da molti anni. Presenti tutti i sindaci del comprensorio ed il vescovo della Diocesi, Cantafora.

Il lungo corteo, partito da piazza della Repubblica, si è fermato davanti al nosocomio, dove sul palco hanno preso la parola il sindaco di Soveria Mannelli, Giuseppe Pascuzzi, a nome del Distretto socio-sanitario del Reventino, e quello di San Pietro a Maida, Pietro Putame, in rappresentanza del Distretto socio-sanitario del Lametino, e infine il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro.

«Sono emozionato. Ma quando si scrive una pagina di storia come quella che stiamo scrivendo oggi, è facile emozionarsi», ha esordito Mascaro, che ha ringraziato i 20 sindaci del comprensorio, il vescovo, le associazioni, i movimenti, i partiti che senza vessilli ma in maniera unitaria sono scesi in piazza.

«Occorre ridiscutere», ha proseguito Mascaro «un sistema sanitario che metta il malato al centro del problema, lasciando da parte la bieca operazione numerica di chi crede che una vita possa valere una percentuale. Quel decreto è stato stilato da burocrati chiusi nel buio delle loro stanze, che hanno offeso territori e cittadini, senza consultare i sindaci. Loro debbono immediatamente ritirare quel decreto, ritirare quell’affronto verso il popolo. Creiamo nell’area vasta di Catanzaro una sola Azienda sanitaria con l’integrazione dell’ospedale di Lamezia Terme nell’Azienda Renato Dulbecco attraverso una diversificazione equa delle eccellenze sui territori».

«Caro Scura, caro Urbani, caro Renzi», ha detto ancora Paolo Mascaro «ricordatevi di queste 25 mila persone che oggi si trovano in un’area nella quale vi è un presidio ospedaliero con grandi spazi, con grandi possibilità di accoglienza, con eccellenti spazi verdi, che danno anche ristoro al malato, e ricordatevi della priorità del malato. Come fate a non sapere che questo angolo della Calabria è raggiungibile in meno di un’ora dal 95% della popolazione calabrese? Dimostrate di ignorare le premesse quando voi trascurate, offendete e massacrate le potenzialità di questo presidio ospedaliero. Vuole dire che a voi, non dei lametini, non del comprensorio lametino, ma della Calabria non ve ne frega nulla, altrimenti questo diventava il perno dell’offerta sanitaria della regione.

«Ed allora, dico ai 25 mila cittadini che hanno partecipato, che oggi abbiamo scritto una pagina di storia e che oggi inizia la nostra battaglia. Le premesse sono eccellenti. Non ci fermeremo mai. Tutti insieme abbiamo il dovere di combattere per il futuro dei nostri figli. Scura, ascolta il popolo. Oggi ha vinto il popolo e quando vince il popolo, il popolo deve decidere. La sua voce è la voce del cuore!», ha concluso tra gli applausi il sindaco di Lamezia Terme.

 


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