Il caldo anomalo ha provocato la del tutto insolita contemporanea fioritura delle diverse specie di piante in un mese di marzo bollente con una temperatura minima che è risultata superiore di 2,9 gradi rispetto alla media del periodo lungo tutta la Penisola, con punte di +4 gradi in Friuli Venezia Giulia, di +3,9 gradi in Trentino Alto Adige e +3,8 gradi in Abruzzo.
E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sulla base dei dati Ucea relativi alla prima decade con l’innalzamento della colonnina di mercurio che improvvisamente ha fatto sbocciare i fiori in anticipo rispetto all’arrivo della primavera astronomica.
«L’Italia», sottolinea la Coldiretti «si è inaspettatamente coperta di fiori che sono comparsi nello spazio di pochi giorni dai giardini fino ai campi coltivati dove è un tripudio di colori. Primule, viole e margherite ricoprono i prati mentre nelle campagne sono fioriti mandorli, albicocchi, peschi e tutte le piante da frutto si sono risvegliate».
«Alla bellezza del paesaggio si contrappone però la paura per i repentini cambiamenti del tempo che», sostiene la Coldiretti «potrebbero portare ad un improvviso abbassamento delle temperature con effetti drammatici sui raccolti di frutta estiva».