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13 novembre 2015

News

Meno incidenti stradali nel 2014


Nel 2014, secondo recenti dati forniti dall’Istat, in Italia si sono verificati 177.031 incidenti stradali con lesioni a persone, che hanno provocato la morte di 3.381 persone (entro il 30° giorno) e il ferimento di altre 251.147. Rispetto al 2013, il numero di incidenti scende del 2,5%, quello dei feriti del 2,7% mentre per il numero dei morti la flessione è molto contenuta, -0,6%.

A livello regionale, l’Umbria ha ridotto di oltre il 40% il numero delle vittime negli ultimi 5 anni, la Liguria del 31%, ma anche Calabria e Sicilia si attestano su livelli molto positivi (-26,8% e-25,1%). Performance meno brillanti si registrano nella Provincia autonoma di Bolzano-Bozen, in Valle d’Aosta e Abruzzo.

Il numero di morti per 100.000 abitanti è più elevato della media nazionale in 13 regioni (Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna quelle con peso demografico più consistente) mentre è più contenuto in Liguria, Campania e Sicilia.

Nella Ue28 le vittime di incidenti stradali nel 2014 sono state 25.896 (26.025 nel 2013). Nel confronto fra il 2014 e il 2010 i decessi si riducono del 18,0% a livello europeo, del 17,8% in Italia. Ogni milione di abitanti, nel 2014 ci sono stati 51 morti per incidenti stradali nella Ue28 e 55,6 nel nostro Paese. Nella graduatoria europea l’Italia si colloca al 15° posto, dietro Regno Unito, Spagna, Germania e Francia.

Sulla base dei dati di dimissione ospedaliera, i feriti gravi a seguito di incidente stradale sono stati circa 15 mila, contro i 13 mila del 2013 (+16%).

Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (escluse le autostrade), dove si sono registrati 4,63 decessi ogni 100 incidenti. Le vittime sono state invece 1,13 ogni 100 incidenti sulle strade urbane e 3,14 sulle autostrade. Il numero dei morti diminuisce su autostrade e strade extraurbane (-10,6% e -3,8% sull’anno precedente), aumenta, invece, sulle strade urbane (+5,4%).

Il venerdì è il giorno della settimana in cui si concentra il maggior numero di incidenti (15,4% del totale). La domenica avvengono, però, i sinistri più gravi (3,1 morti ogni 100 incidenti), seguita dal sabato (2,3). Nella fascia oraria notturna (tra le 22 e le 6 del mattino) l’indice è più elevato fuori città.

Nel 2014 si sono registrati 1.491 decessi tra conducenti e passeggeri di autovetture, seguiti dal numero di motociclisti (704), pedoni (578), ciclisti (273), occupanti di mezzi pesanti (159), ciclomotori (112) e altre modalità di trasporto (64). L’indice di mortalità per i pedoni (morti ogni 100 incidenti) è quattro volte superiore rispetto a quello degli occupanti di autovetture (2,75 contro 0,67); per i motociclisti e i ciclisti il valore dell’indice è, invece, rispettivamente, triplo e doppio (1,69 e 1,41).


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