In viaggio dalla Toscana alla Calabria, precisamente a Riace, per toccare con mano l’esperienza costruita nel piccolo centro in provincia di Reggio. Un’esperienza che ha fatto il giro del mondo e portato alla ribalta il sindaco, Domenico Lucano, che oggi ha incontrato il presidente Enrico Rossi e una delegazione di piccoli Comuni toscani capeggiata da quello di Prato (nonché presidente di Anci Toscana) Matteo Biffoni.
«Questa visita», ha detto Rossi «ci dà lo stimolo a sperimentare in Toscana qualcosa di analogo, per dare aiuto al ripopolamento di alcuni comuni, soprattutto quelli dell’Appennino. Ma anche per offrire ai migranti, quelli già riconosciuti come rifugiati o comunque in possesso di un permesso umanitario e quindi regolarizzati per un periodo di tempo lungo, la possibilità di insediarsi, di fare formazione, di svolgere attività. Una presenza che può riattivare borghi e paesi sia in termini di attività commerciali ma anche di servizi, penso soprattutto alle scuole. Con i sindaci credo ci sia stato un apprezzamento unanime di questa iniziativa che proveremo a mettere in pratica. È un esempio da seguire, ci riusciremo anche noi».
Il sindaco di Riace, Domenico Lucano, temeva che «in così breve tempo non sarebbe stato possibile illustrare e spiegare il modello. Questa visita dalla Toscana è stata un’iniziativa bellissima. Mi auguro ne siano nati spunti per realizzare anche in Toscana qualcosa di analogo. Nelle occasioni pubbliche continuo a ripetere che quello che stiamo facendo è riconducibile ad una dimensione di normalità, di rapporti umani. Non ci vedo niente di eclatante. Un’opportunità per i piccoli borghi abbandonati, non solo della Calabria ma di tutta l’Italia».
Per Matteo Biffoni «era doveroso per Anci Toscana accompagnare alcuni dei nostri sindaci per vedere con i propri occhi e parlare con il protagonista di questa esperienza. La Toscana sta facendo la propria parte nell’accoglienza dei migranti ma poiché la situazione diventerà sempre più complessa, diventa necessario affinare i propri strumenti, essere sempre più efficaci e trovare soluzioni con l’aiuto del territorio. Quella di Riace potrebbe essere un’esperienza ripetibile da noi».
Federico Taverniti
(www.regione.toscana.it)