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7 marzo 2019

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Parità nel mondo del fai-da-te: più della metà delle donne europee esegue riparazioni o lavori di ristrutturazione domestica


Parità nel mondo del fai-da-te: più della metà delle donne europee esegue riparazioni o lavori di ristrutturazione domestica
●7 donne europee su 10 eseguono piccole riparazioni in casa, la cifra scende al 51% quando si tratta di ristrutturazioni
●La mancanza di competenze è la principale barriera per le donne che non svolgono questo tipo di mansioni
●Internet consente alla donna di essere autodidatta, facilitando l’integrazione del profilo femminile
Marzo 2019. Tiendeo.it, azienda leader nelle soluzioni drive-to-store per il settore retail, in occasione della Giornata Mondiale della Donna lancia i risultati di un sondaggio sul comportamento delle donne in Europa nel settore del fai-da-te *.
Indubbiamente, la principale conclusione tratta dallo studio è che la presenza femminile sta guadagnando una notevole forza nel mondo dei lavori di manutenzione domestici, un dato importante se si pensa che il bricolage è da sempre considerato un settore di appannaggio tradizionalmente maschile.
La scalata della presenza femminile nel mondo dei lavori fai da te
Anche se è vero che, confrontando le percentuali uomo/donna, gli uomini continuano a dominare il settore delle riparazioni e dele ristrutturazioni domestiche, la presenza femminile sta guadagnando posizioni e ci troviamo davanti a cifre che non passano inosservate. Infatti, nientemeno che il 68% delle donne, dichiara di eseguire piccole riparazioni in casa, come ad esempio cambiare il rubinetto, appendere quadri, specchi, mensole o tende, dipingere le pareti, ecc.
Quando invece si parla di lavori relativi a ristrutturazioni domestiche che comportano una maggiore formazione in materia, ad esempio falegnameria, installazione di pavimenti o parquet, installazione elettrica, ecc… la metà delle europee (52%) afferma di svolgere questo tipo di compito. È importante sottolineare che per l’esecuzione di attività di questo tipo, la percentuale di intervistati che ricorre a un professionista aumenta per entrambi i sessi.
Spostandosi al settore arredo, si delinea un profilo ancor più femminile, poiché l’83% delle donne afferma di prendersene cura normalmente rispetto al 68% degli uomini.
Le donne ritengono di non avere competenze e conoscenze sufficienti
La grande maggioranza delle donne che ancora non osano effettuare riforme o piccole riparazioni in casa ritengono che la causa principale sia la mancanza di competenze, seguita dalla mancanza di conoscenza.
Si può quindi dedurre che se le donne avessero accesso a una maggiore informazione, in questo settore si raggiungerebbe gradualmente l’equità tra i due sessi. Sempre relativamente alla formazione, interrogati su come apprendano a svolgere queste mansioni, entrambi i sessi rispondono che è Internet la principale fonte di conoscenza, grazie alla sua facilità di accesso e alla sua immediatezza. In questo senso gli intervistati si considerano autodidatti e fanno ampio uso di questo canale.

Gli uomini continuano a guidare le decisioni di acquisto
Anche se quasi la metà delle donne intervistate si è dichiarata responsabile di questi acquisti, il 30% ha riconosciuto che si reca al negozio solo accompagnata da qualcuno con che abbia una maggiore conoscenza in materia. Tuttavia, 9 uomini su 10 confermano di prendere le decisioni di acquisto.
La pianificazione di acquisto è fondamentale per entrambi i sessi quando decidono di acquistare un prodotto fai da te, infatti circa il 70% degli uomini e delle donne affermano di confrontare i prezzi e di svolgere una ricerca di informazioni on-line prima di recarsi al negozio fisico.
In un settore tradizionalmente maschile, poiché le attività ad esso associate richiedono una parte di sforzo fisico, si sta via via affermando una situazione di parità tra i due sessi. Come dimostra lo studio realizzato da Tiendeo, sono sempre di più le donne che decidono di dedicarsi a questo tipo di lavori. Inoltre, l’integrazione del profilo femminile è incentivata dalla presenza dei canali digitali, che garantiscono maggiore accesso non solo alle informazioni relative ai prodotti ma anche alla formazione di settore.


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