E così finalmente venne il giorno di Matteo Renzi a Catanzaro. Anzi no! Per l’ennesima volta, infatti, il presidente del Consiglio snobberà la città capoluogo di regione giacché la visita annunciata e prevista per venerdì 2 dicembre è stata bruscamente dirottata in riva allo Stretto di Messina.
Non conosciamo le ragioni di questo ulteriore sgarbo istituzionale, ma volendo ragionare con le categorie della politica politicante ci verrebbe da ipotizzare che il tour referendario per brigare un «sì» debba privilegiare le città i cui sindaci siano, per l’appunto, dei «signorsì», come ci ha spiegato il recente metodo De Luca.
Se poi volessimo essere un po’ più malpensanti, sia verso Renzi che verso il PD catanzarese, dovremmo immaginare che il dirottamento del suo comizio calabrese sia stato dettato dai migliori uffici che il premier intrattiene col PD reggino, con ciò però non esonerando il capo del governo dalla sua villanata che suona come un’offesa, l’ennesima dicevamo, al capoluogo di regione.
Se poi, ancora, volessimo congetturare motivi di pura ignoranza geografica, allora potremmo anche supporre che Renzi sia confuso su quale sia il capoluogo di regione!
Non è una battuta la nostra, né vuole essere irriverenza: è solo la constatazione delle reiterate sufficienza e ignoranza con le quali la nostra città viene non di rado trattata dai vertici nazionali: si pensi che nel maggio 2013 fu Bersani, durante una sua partecipazione a Ballarò, a definire Reggio il capoluogo della Calabria, mentre alla fine dello stesso anno fu la moglie dell’allora premier Enrico Letta a cadere nel medesimo errore. Solo per citare i casi più eclatanti che ora ci vengono in mente.
Ma non è su tutte queste supposizioni che vorremmo ragionare, quanto su fatti che attengono prettamente alla politica e alla sensibilità verso i territori.
Matteo Renzi – se la nostra ricerca è corretta – da presidente del Consiglio ha visitato ben sei volte la Calabria: il 26 marzo 2014 a Scalea per un evento sulla legalità; il 10 marzo 2016 sui cantieri della A3 e nello stesso giorno a Cosenza per far visita al Distretto Cyber Security; il 30 aprile 2016 a Reggio per siglare sia il patto per la città metropolitana, sia quello per la Calabria; il 28 maggio 2016 ancora a Reggio per la linea di rifornimento energetico Calabria-Sicilia; il 26 luglio 2016 di nuovo sui cantieri della A3 per inaugurare il viadotto Italia.
Sembra insomma che abbia trovato sempre buone occasioni per venire in Calabria, ma mai nessuna per visitare il capoluogo. Catanzaro? Giammai! E anche quando sembrava fatta… ecco che ti sposta la decisione. Per la settima volta.
Ne prendiamo atto. Serenamente. Augurandoci che, nonostante lo smacco subito, medesima serenità alberghi nel cuore e nella mente dei referenti locali del premier, i quali potrebbero avere un sussulto d’orgoglio e avanzare al capo del governo una Legge Speciale per Catanzaro.
Fra le tante promesse che Renzi, specie in questo periodo, va spargendo lungo la penisola, una in più non dovrebbe costargli poi tanto. Ma chi, tra i suoi sodali catanzaresi, saprà parlargli?
Movimento Civico Indipendente «Catanzaronelcuore»
