Anche San Pietro Apostolo avrà finalmente il suo Museo permanente della civiltà contadina e artigiana. La struttura, che da anni si cercava di realizzare e la cui idea è sempre rimasta viva e reale, grazie alla costante pervicacia di alcuni nostri concittadini, sarà inaugurata il 27 aprile alle ore 18.
Il progetto vedrà la luce grazie all’amministrazione comunale che ha concesso in comodato d’uso i locali, un tempo adibiti a cantine e a stalla, sottostanti allo storico Palazzo Tomaini e che, debitamente ristrutturati, si prestano magistralmente per diventare sede permanente di un museo dell’arte contadina e artigiana, anche per la storia e le vicende che quei locali e l’intero Palazzo hanno vissuto e significato nel corso dei secoli, per tutto il paese.
Un grazie e un merito particolare va dato all’associazione Madonna del Carmelo che prontamente ha accettato l’offerta dei locali da parte degli amministratori e fatto proprio l’invito ad avviare la pratica attuazione del progetto comunale, finalizzato a creare un museo delle tradizioni lavorative paesane, attraverso una mostra di attrezzi, strumenti, stoviglie ed utensili abilmente conservati e risalenti al mondo arcaico contadino.
E’ da mesi ormai che i suoi volontari stanno lavorando per sistemare in maniera organica tutto il materiale originale reperito e conservato in apposite sale, dove sono stati abilmente ricreati e fedelmente riproposti i diversi ambienti, in cui si svolgeva la vita quotidiana, domestica e lavorativa, dei nostri avi. Passando infatti da un ambiente all’altro del museo, sarà possibile con gli occhi fermare quasi il tempo trascorso e col cuore e con la mente rivivere sensazioni ed emozioni che al visitatore faranno fare un salto all’indietro, riportandolo nel tempo che fu.
Non per caso l’altro progetto, quasi gemello col museo e al quale i volontari dell’associazione stanno lavorando alacremente per presentarlo al pubblico entro la prossima estate, è quello della pubblicazione di un volume monografico in cui far confluire quegli aspetti particolari delle nostre antiche tradizioni come giochi, soprannomi, filastrocche, mestieri, ricette e arte culinaria, il tutto costruendo una sorta di legame tra le vecchie e nuove generazioni per non far disperdere nel tempo le radici profonde delle nostre autentiche e sane tradizioni.