Col Decreto n° 46 del 6 maggio scorso, senza alcuna istruttoria e convalida da parte del Dipartimento Salute della Regione Calabria, il Commissario e il Subcommissario al Piano di rientro dal debito sanitario hanno decretato l’attivazione di una convenzione con l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) a supporto delle attività del Commissariato che prevede un costo annuo di 250 mila euro a carico del Fondo sanitario regionale.
Il Commissariato non può assumere obblighi finanziari e scaricarlo sulla Regione.
Il Decreto e la stessa ipotesi di convenzione indicano, tra l’altro, obiettivi ed attività già assunti con precedenti decreti e che riguardano:
• riorganizzazione rete ospedaliera;
• ulteriori reti cliniche;
• revisione rete territoriale;
• revisione rete laboratoristica;
• completamento manuali accreditamenti;
• supporto giuridico.
Nei mesi scorsi Scura e Urbani, anche con apposita relazione trasmessa al Ministero della Salute, avevano rivendicato il raggiungimento di tali obiettivi. Oggi, quegli stessi obiettivi, diventano oggetto di una convenzione onerosa a carico dei calabresi. Si ripropone la tattica della «moina», al solo fine di allungare i tempi della gestione commissariale.
Sorprende, inoltre, la superficialità della stessa Agenas, oggi priva di guida politica, che pensa di stipulare una convenzione onerosa a carico della Regione senza che la stessa ne sia preventivamente messa a conoscenza.
Continua l’ossessione del Commissario Scura che, nella costituzione delle parti, così si definisce: «la Regione Calabria con sede in Catanzaro (Palazzo Alemanno), rappresentata dal Commissario ad acta ing. Massimo Scura (di seguito definito Regione) …».
Lunedì attiveremo tramite l’Avvocatura regionale, investendo la stessa Agenas e i Ministeri della Salute e dell’Economia, per impedire questo nuovo abuso a danno dei calabresi.
Franco Pacenza
Delegato del Presidente Oliverio in materia sanitaria