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13 marzo 2016

Prima pagina

Scomparsi in Italia 5 mila migranti minorenni


La notizia è di questi giorni: almeno 10.000 migranti minorenni non accompagnati risultano scomparsi dopo il loro arrivo in Europa. L’allarme è stato lanciato dall’Europol, l’agenzia di intelligence delle polizie dell’Unione europea, che nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano britannico Guardian ha precisato che circa 5.000 bambini sono scomparsi in Italia, mentre altri 1.000 risultano non rintracciabili in Svezia.

«Non tutti sono finiti nelle reti di sfruttamento criminale: alcuni potrebbero essere stati affidati alla custodia di parenti», ha dichiarato il funzionario dell’Europol Brian Donald, denunciando l’esistenza di una sofisticata «infrastruttura criminale» europea che prende di mira i migranti, i quali potrebbero essere trasformati in schiavi per lavoro nero, indirizzati sul mercato della prostituzione o, peggio, destinati al mercato di organi umani.

Secondo l’Europol, circa il 27% delle persone arrivate lo scorso anno in Europa, oltre un milione, sono minorenni. Stiamo parlando di circa 270 mila bambini. La sorte dei rifugiati minorenni non accompagnati sta diventando uno degli aspetti più problematici della crisi dell’immigrazione e ancheil nostro Paese è responsabile di ciò che sta accadendo. In Italia i minori non accompagnati una volta entrati sul territorio passano automaticamente sotto la custodia dello Stato. L’iter prevede che, dopo essere mandati nei centri di prima accoglienza, vengano inseriti in vari programmi di educazione e integrazione e dati in adozione a famiglie italiane.

Ma la realtà è differente: le strutture di accoglienza risultano essere tutt’oggi inadeguate ad assorbire il flusso dei migranti che arrivano in Italia, ad identificarli in tempi brevi, nonché a proteggere e facilitare l’integrazione dei minori i quali, dopo essere stati «parcheggiati» per mesi nei centri di prima accoglienza, scappano o vengono rapiti. E’ un dovere morale, prima ancora che giuridico, garantire protezione e cura ai minori non accompagnati che transitano sul nostro territorio, con strumenti idonei, con il contrasto a eventuali bande criminali e caldeggiando in Europa la creazione dei corridoi umanitari.

Per questo Acat (Azione dei cristiani per la abolizione della tortura) Italia si appella al Ministro dell’Interno Angelino Anfano, auspicando un suo efficace e puntuale intervento finalizzato alla risoluzione di questa grave situazione e chiedendo nello specifico:

– che disponga un quadro chiaro e organico di riferimenti e di idonei strumenti operativi atti a  coordinare competenze e responsabilità delle istituzioni locali e nazionali, allo scopo di garantire una giusta accoglienza e percorsi di inclusione dei minori non accompagnati;

– che si faccia garante di adeguate misure di protezione dei minori non accompagnati, a partire dalla identificazione e soppressione degli eventuali canali criminali di sfruttamento;

– che si faccia portavoce della problematica a livello europeo, caldeggiando l’apertura di Corridoi Umanitari per i minori migranti.

(Fonte: Acat)


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