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3 luglio 2017

News Lamezia e lametino

Sottodimensionato l’organico degli ospedali di Lamezia e Soveria Mannelli. Magno: «Urge rinnovare i contratti a Oos e infermieri»


«La situazione negli ospedali di Lamezia Terme e Soveria Mannelli è particolarmente critica. Il personale sanitario è numericamente esiguo rispetto alle reali esigenze dei due nosocomi».

E’ quanto sostiene il consigliere regionale Mario Magno il quale in un’interrogazione a risposta scritta chiede «quali azioni il presidente della Giunta regionale e il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro intendano intraprendere per procedere al rinnovo dei contratti del personale Oos (Operatori socio-sanitari) e infermieristico negli ospedali di Lamezia Terme e Soveria Mannelli e quali misure gli stessi ritengano di adottare per procedere alla stabilizzazione del personale precario avente diritto, sia del comparto che della dirigenza».

«Numerose, infatti, sono le difficoltà» aggiunge il consigliere regionale «che si sono verificate all’interno delle Unità operative ospedaliere e dei servizi territoriali dell’Asp di Catanzaro a causa del mancato rinnovo dei contratti di lavoro del personale Oss e infermieristico. Turni di lavoro massacranti hanno determinato gravi disservizi, costringendo il personale esistente, qualificato ma numericamente sottodimensionato, a lavorare in condizioni stressanti e senza la dovuta serenità, pregiudicando l’attività assistenziale dei degenti.

«Tale situazione è destinata ad aggravarsi nella stagione estiva, ormai in corso, a causa dell’aumento della popolazione per la presenza dei turisti e del conseguente incremento delle situazioni di emergenza nei nosocomi e nei servizi territoriali».

«Recentemente nell’Asp di Catanzaro non sono stati rinnovati», evidenzia Magno «i contratti a 16 unità di Oss assunti con contratto par-time in scadenza al 30.05.2017, mentre il 30.06.2017 hanno cessato il loro incarico altre 4 unità di Oss part-time e 14 infermieri a tempo determinato, creando ulteriori situazioni di disagio e disservizi in un settore particolarmente delicato come quello dell’assistenza sanitaria».

«E’ incomprensibile che fino ad oggi», conclude Magno «nulla è stato fatto per la stabilizzazione del personale sanitario precario, appartenente sia al comparto che alla dirigenza. Malgrado la pubblicazione, da oltre un anno, di un bando finalizzato a tale scopo e la costituzione della Commissione da oltre tre mesi, l’Asp di Catanzaro risulta l’unica azienda calabrese a non aver stabilizzato i propri lavoratori. Urge un intervento immediato del presidente Oliverio e del direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro Giuseppe Perri».


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