Si è svolta oggi, nella sede del Consiglio nazionale forense di via del Governo Vecchio a Roma, la cerimonia di premiazione del Concorso per le Scuole bandito dal Cnf in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica, dal titolo: «Diritti senza difesa? Dalle parole ai fatti: l’Avvocato al servizio dell’Uomo». Alle cerimonia hanno partecipato il consigliere nazionale delegato Enrico Merli, Andrea Bordoni ed Emiliano De Maio della Direzione generale per lo studente, l’integrazione e per la partecipazione del Ministero dell’Istruzione.
Quattro gli elaborati premiati nelle tre sezioni di concorso: a) per la sezione letteraria, gli elaborati Un mondo libero e giusto di Maria Francesca Bottura (ISS E. Bona di Biella) e in ex aequo Operetta morale: dialogo tra Alessandro Manzoni e il Dr. Azzeccagarbugli di Rosalinda Amodio e Giorgia Tudda (Liceo Classico Gioacchino da Fiore di Rende); b) per la sezione grafica, l’elaborato Senza diritto non c’è forza. Ruolo delle Avvocate nella lotta alle forme di violenza di Filippo Albertaro, Stefano De Vivo, Beatrice Losa, Sandra Tega (Liceo delle scienze applicate San Lorenzo di Novara); c) per la sezione multimediale, l’elaborato Un velo sugli occhi di Francesco Aggazio, Marina Cusato, Vincenzo Gallo, Francesco Posa, Alessio Rocca, Umberto Zampina (Liceo scientifico E. Fermi di Catanzaro Lido).
«Ringraziamo gli studenti e le scuole che hanno aderito con entusiasmo a questo progetto. I lavori hanno affrontato con creatività temi difficili ed attuali quali il bullismo, lo stalking, le discriminazioni di genere e di razza individuando con precisione il senso democratico del ruolo della difesa e degli Avvocati. La collaborazione con il Ministero dell’Istruzione proseguirà», ha detto Merli. I rappresentanti della Dg per lo Studente, diretta dalla dott.ssa Giovanna Boda, hanno tenuto a sottolineare come la sinergia con la Istituzione forense è molto preziosa e si alimenta del comune spirito volto alla formazione di cittadini che manifestino una responsabilità attiva verso le Istituzioni, all’educazione alla legalità, alla lotta ad ogni forma di discriminazione.
Durante la cerimonia si è osservato un commosso minuto di silenzio per partecipare tutti insieme al dolore per la morte delle studentesse Erasmus e per l’eccidio provocato in Belgio dal fanatismo religioso.
