Il deputato lametino 5 Stelle Pino D’Ippolito ha presentato stamane un esposto in Procura relativo alle vicende che riguardano la presuunta inagibilità del Teatro Grandinetti della città della Piana.
Dopo aver interloquito col procuratore Salvatore Curcio, il parlamentare ha incontrato la stampa: «L’esposto nasce da dubbi e perplessità sull’ostinato e anomalo comportamento della commissione straordinaria e dei dirigenti del municipio cittadino, che sembrerebbero in linea con le scelte della precedente amministrazione. Dalla documentazione da me acquisita, il motivo per cui il teatro Grandinetti non è aperto non è dovuto a ostacoli posti dalla famiglia Grandinetti che ha sottoscritto la sua disponibilità all’utilizzo delle porzioni dello stabile di cui è ancora in possesso».
«Il Teatro è chiuso a causa di un manufatto abusivo che ostruisce una via di fuga», ha affermato il deputato, «manufatto che esiste da dieci anni, compreso in tutta la documentazione acquisità e pertanto della sua esistenza erano e sono a conoscenza tutti gli attori della vicenda, dall’acquisto alla gestione dello stabile. Finora nessuno ne aveva mai parlato e neanche si è preoccupato di rimuoverlo e dal Comune solo il 13 novembre, dopo un incontro in Prefettura tra gli interessati,è arrivata la richiesta di demolirlo».
Altre perplessità D’Ippolito ha espresso su come alcune associazioni lametine abbiano ottenuto i fondi regionali, in totale 4,6 milioni di euro, dei quali una parte assegnata alle associazioni lametine per realizzare le stagioni teatrali. La partecipazione al bando e l’assegnazione dei fondi prevede che l’ente organizzatore abbia la piena (e documentata) disponibilità della struttura mentre nel 2017 il Teatro Grandinetti non era disponibile a nessuno, in quanto era in corso un bando comunale per affidare la gestione dell’immobile, bando conclusosi con nulla di fatto tra esclusioni e ricorsi al Tar.
