Il giorno dopo il voto: niente crisi, ma niente è più come prima. Salvini trionfa alle Europee (34,33% alla Lega e 2,2 milioni di preferenze personali) e va in pressing sull’agenda del governo, a cominciare da Tav e Autonomia.
Temi indigesti a M5s che subisce una vera disfatta (17,07%). ‘Una bella lezione’, dice Di Maio, che non si dimette e chiede a Conte un vertice di governo. Il Pd è secondo partito col 22,69% e ora pensa al rilancio dell’opposizione. Seggi al Pe anche per Fi, in calo all’8,79% e Fratelli d’Italia che vola al 6,46%. Niente quorum per +Europa, ferma al 3,09%.
Anche dai Paesi dell’Unione dopo lo spoglio dei voti arrivano diverse novità: dall’affluenza storica alle urne all’exploit di Nigel Farage, dai suoi ex sodali del M5s che si ritrovano senza un gruppo nell’emiciclo di Strasburgo ai successi degli indipendentisti catalani e dei nazionalisti fiamminghi e al flop dei Gilet gialli, fino al ridimensionamento del partito di Jean-Claude Juncker.
* PARTECIPAZIONE RECORD – L’affluenza media si conferma quasi al 51% e rovescia una tendenza al ribasso che andava avanti fin dal 1979, primo anno dell’elezione a suffragio diretto del Parlamento Ue. Il picco più alto è in Belgio (88,5%). Sopra la media i Paesi del Nord, in primis la Germania, ma anche Spagna e Grecia. Nella parte bassa della classifica, l’Europa dell’Est e i baltici.
* CHI SALE, CHI SCENDE – Le truppe del Partito popolare europeo si confermano le più nutrite con 180 seggi su 751, ma in netto calo rispetto ai 216 ottenuti nel 2014. Giù anche i socialisti, passati da 185 eurodeputati a 146. Crescono soprattutto i liberali dell’Alde, che grazie anche all’iniezione di voti di Macron salgono da 69 a 109 seggi, e i Verdi (da 52 a 69 seggi). Risultati misti nei tre gruppi euroscettici: male i conservatori Ecr (da 77 a 59 seggi, tirati giù dai Tory), meglio i sovranisti dell’Enf (da 36 a 58) e i populisti dell’Efdd (da 42 a 54). Ultima in classifica e in discesa la sinistra radicale Gue, che passa da 52 a 39 seggi.
* M5s SENZA CASA – Formalmente i pentastellati sono ancora tra le fila dell’Efdd con Farage, ma hanno dichiarato di voler formare un nuovo gruppo politico. (Fonte Ansa)