Fernando Miletta
28 marzo 2017
Fernando Miletta

News Lamezia e lametino

«Toni intimidatori per nascondere il nulla operato in due anni». Miletta controbatte al presidente della Lamezia Multiservizi


Prima la bufala sui bilanci «truccati» ed ora la minaccia di un’ipotetica chiamata in causa degli ex amministratori per responsabilità sociali ed eventuale danno erariale.

E’ incredibile come ogni volta che l’attuale presidente della Multiservizi viene accusato di scarsa capacità gestionale (anche da parte della maggioranza che regge l’amministrazione Mascaro), reagisce alzando il tiro contro chi lo ha preceduto e sparandola sempre più grossa.

Sentendomi chiamato in causa, per dovere di correttezza nei confronti dei dipendenti della Multiservizi e dei cittadini tutti e per amor di verità tengo a precisare che:

L’attuale indennità (auto) liquidata dal CdA della Multiservizi ai suoi vertici aziendali è di gran lunga superiore alle somme complessive (indennità e rimborso spese) che il sottoscritto ha percepito negli anni in cui è stato presidente della società;

I rimborsi-spese ammontanti, basta fare un calcolo, alla cifra di 400 euro mensili per una attività che comportava un impegno quotidiano spesso fuori Lamezia essendo lo stesso, fra l’altro, componente di diritto del CdA del Cometra (Consorzio Meridonale Trasporti). Impegni che mi obbligavano spesso a non poter ritornare a casa, ad usare il mezzo proprio, a dover pranzare fuori prima di svolgere la mia attività di insegnante in ore pomeridiane, a partecipare a convegni nazionali, a una fiera sull’ambiente a Padova o a Roma per convegni ed impegni strettamente correlate alla mia funzione, molti dei quali programmati da un giorno all’altro o «di urgenza» e quindi con costi di volo maggiori, incontri con sindaci e amministratori di altri comuni , ecc…

Tutti i rimborsi, corredati da regolari pezze giustificative, erano sempre ritenuti legittimi e validati dai funzionari preposti, dagli scrupolosissimi revisori dei conti che per statuto partecipavano a tutti i consigli di amministrazione. Per rafforzare la trasparenza e la veridicità dei conti la Lamezia Multiservizi si avvaleva di una società di revisione di fama nazionale ed europea (la Price Waterhouse) che mai ha eccepito nulla sulla correttezza contabile degli amministratori e sui bilanci;

A partire dal 2010 il sottoscritto ha rinunciato al rimborso di tali spese nonostante il calendario di impegni esterni all’attività prettamente aziendale non sia diminuito. Questo è stato fatto per una chiara scelta politica di contenimento dei costi di fronte alla chiusura del bilancio in perdita l’anno precedente. Cosa che invece non è stata fatta dagli attuali vertici aziendali.

Quanto poi alla «gestione» dell’immagine pubblica della Multiservizi, questa a mio avviso, passa anche attraverso il confronto, il chiarimento e la presenza opportuna sui media essendo la società pubblica con «doveri» più stringenti di corretto rapporto con i cittadini-utenti. Anche la difesa e promozione dell’immagine della società è obbligo imperativo di chi ne regge le sorti, anche e soprattutto, quando scelte di carattere regionale ne condizionano in maniera pesante l’andamento economico-finanziario e gestionale (vedi ciclica emergenza rifiuti, i rapporti con SoRiCal, la penalizzazione palese in tema di risorse regionali per il trasporto pubblico);

Detto questo, sperando che dopo un anno e mezzo di gestione Costanzo non si debba sentire sempre la stessa tiritera sulle «colpe» altrui, mi viene da chiedere:
Perché Costanzo non ha detto che i bilanci 2005 – 2006 -2007-2008 hanno chiuso in utile e cita solo i bilanci in perdita?;

Perché sull’ultimo bilancio 2014, quello cioè prima del suo ingresso in società, chiuso in attivo insinua il dubbio sulla correttezza degli atti contabili?

Perché non spiega quali atti ha prodotto in sei mesi dal suo insediamento, affinché il bilancio 2015 non finisse nettamente in perdita, visto che ha assunto la gestione dell’azienda nell’agosto 2015?

Perché nonostante l’atto di regolazione del debito siglato da SoRiCal a favore della Multiservizi e che fino al 2017 consente di ottenere una nota di credito di oltre 300mila euro all’anno, anche il bilancio 2016 (interamente gestito da Costanzo) è stato in perdita?

Perché un professionista contabile come lui, e con precedente esperienza nel campo in qualità di presidente del collegio sindacale di una nota azienda operante nel settore ambientale che tuttora vanta cospicui contratti (per diverse centinaia di migliaia di euro l’anno) con la Multiservizi, non è riuscito a far «quadrare» i conti?

Perché non è stata bandita una nuova gara per il conferimento e lo stoccaggio delle frazioni di rifiuto raccolte in città?

Perché non si ha notizia di alcun piano industriale?

Perché, in barba alla legge e con una certa «superficialità» si è bandita una selezione pubblica finalizzata ad assunzioni con apprendistato professionalizzante quando non si poteva fare (le legge lo vietava) e per di più incaricando una società interinale di Napoli che, di certo, ha ricevuto un compenso per tale attività, quando invece, come per analoga selezione ha fatto il sottoscritto in passato, non ci si è rivolti, a titolo gratuito e con con garanzia di maggiore trasparenza al locale Centro per l’Impiego utilizzando una legge regionale apposita;

Perché non dice se i ritardi nell’implementazione delle aree in cui attuare la raccolta differenziata porta a porta e quelli relativi all’apertura dell’isola ecologica di contrada Rotoli (voluta e completata dall’Amministrazione Speranza) non costituiscono un aggravamento dei costi sostenuti dalla Multiservizi?

Perché non ricorda alla città che prima di lui, il precedente cda (presidente Pelaia – 2014) gli amministratori non percepivano nemmeno un euro di indennità non solo in virtù di una modifica della legge ma anche per una scelta del Sindaco Speranza di contenimento dei costi della società?

Perché non porta all’attenzione del Consiglio Comunale la relazione semestrale sull’attività svolta?

Perché i pagamenti degli stipendi dei dipendenti avvengono con regolare ritardo mentre la sua indennità viene incassata con regolare puntualità e a regolare scadenza?

Mi sembra che il «bilancio» di quasi due anni dell’attività del CdA a guida Costanzo non sia molto brillante e, francamente, visti gli «errori» marchiani commessi anche l’azione futura non sembra indirizzarsi verso periodi migliori, per cui viene comodo attaccare i precedenti amministratori, invece, che produrre risultati positivi.

Lasci stare, allora Costanzo, in risposta a rilievi critici sulla sua gestione avanzati da una forza politica chiaramente identificabile e non anonima, inviti all’omertà fatti in tono palesemente intimidatorio del tipo, cito testualmente, era meglio «un atteggiamento prudente, rispettoso e soprattutto silenzioso».

Il silenzio che lui auspica mal si sposa con la corretta, adeguata e doverosa verifica dell’attività della Multiservizi che è il primo caposaldo di ogni azione a tutela dei lavoratori e dell’interesse pubblico.

Ad ogni modo, poiché avrei altre cose «interessanti», relative alla gestione della Lamezia Multiservizi che sono di interesse pubblico da chiedere al dr Costanzo, sarei felice di chiarirle in un confronto pubblico magari televisivo. Scelga Lui la tv che più gli piace. Senza anonimato e chiaramente identificabile.
Fernando Miletta
ex presidente Lamezia Multiservizi


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