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16 maggio 2023

BLOG-le firme di Reportage

TRAMONTI BLOG. «Scuola, Oratori, Religione e Costituzione: la progettualità del “fare rete”» di Giampiero Scarpino


“Nell’aula del Consiglio comunale, oggi ho incontrato gli studenti diciottenni delle scuole superiori della città, discutendo con loro dei princìpi e diritti sanciti dalla Costituzione”: così il Sindaco Di San Giovanni in Fiore e Presidente della provincia di Cosenza Rosaria Succurro. Con gli assessori il Sindaco ha donato a ragazzi ed insegnanti il testo della Carta Costituzionale preceduto da una personale prefazione, testimonianza di fiducia, di apertura e di incoraggiamento per nuove generazioni su cui puntare per costruire un domani più sano e più giusto, dialogante, condiviso e partecipato ed aperto a tutte le convinzioni personali e politiche.

I giovani sono il futuro del mondo e che la Costituzione Italiana come tutte le costituzioni del mondo sono uno strumento formidabile per formare cittadini liberi e consapevoli dei loro diritti. Dalle parole di un Sindaco riportate in sintesi, ti rendi sempre più conto che per formare cittadini liberi devi partire dalle basi e da quel principio di educazione civica da insegnare nelle scuole ed anche negli oratori.

“Il fare rete“ o “crescere il territorio facendo rete” fa sua l’iniziativa di Rosaria. Un contributo importante per l’educazione dei giovani partendo dalle famiglie,dalle scuole e dagli oratori ed aperto a tutte le convinzioni politiche e religiose .Chi ha studiato Giurisprudenza come me il primo giorno di Università ha toccato con mano una realtà nuova. E’ vero che venendo dal Liceo Classico ero preparato sulle facoltà umanistiche ma l’impatto con il Diritto mi ha fatto capire che li arrivo con tanta cultura ma zero Diritto .Ed allora per arrivare all’esame di Diritto Costituzionale con i miei amici e compagni di studi Salvatore Leone ed il compianto Pino Barcello abbiamo dovuto imparare le Fonti del Diritto Romano da cui deriva il Diritto Italiano e le sue Fonti, passare dall’Esegesi delle fonti al Diritto Romano, alla sua storia etc fino ad arrivare al grande al Diritto Privato che a Messina ti rendevano ancora più difficile con un propedeutico Introduzione alle Scienze Giuridiche letteralmente inventato dall’esimio prof. Angelo Falzea. Nel frattempo arrivano come un macigno i tre libri di Diritto Costituzionale scritti dal tuo stesso professore Temistocle Martinez che solo a vederlo entrare in aula ti aumentava la paura.A Messina sostenevi questo esame al secondo piano ,poltroncine imbottite e tende alle finestre. Lì nasceva veramente la storia di un Laureato in Legge. Diritto Costituzionale era propedeutico per i suoi derivati Civile, Penale, Procedura Civile, Procedura Penale, Internazionale, Parlamentare ,Regionale etc etc .

Una premessa: perché esistono le Leggi? Risposta: le leggi sono le regole del gioco, le norme, emanate per regolare un comportamento, che tutti gli appartenenti a una comunità devono rispettare. Esistono “norme” per tutti i vari campi dell’attività umana, quello religioso, quello dell’etica professionale, del galateo ecc…

Entriamo veloce nello specifico della Costituzione nei primi 12 articoli che stabiliscono i Principi Fondamentali. Art. 1. L’Italia è una Repubblica Democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Art. 2. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Art. 4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Art. 5.La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principî ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento. Art. 6. La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche. Art. 7. Lo Stato e la Chiesa Cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale. Art. 8. Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. Art. 9. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali. Art. 10. L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici Art. 11. L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. Art 12 La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni. Da qui fino a 139 articoli più le disposizioni transitorie e finali..

Costituzione Italiana , norme Costituzionali e Diritto in genere, oggi è necessario conoscerle perchè siamo in un’epoca diversa in cui tu clicchi una voce sulla rete e lei ti dà una risposta che puoi approfondire sui libri. La cultura sta cambiando ed entra in gioco anche la parola “approfondimento”. Già nel rileggere i primi dodici articoli ti rendi conto che davvero andrebbe subito corretto qualche termine o meglio interpretato. La Repubblica non è una delega ma sono gli “eletti” dai cittadini che si devono immedesimare nel termine e garantire l’attuazione delle norme costituzionali. Da oggi aggiungerò un approfondimento in più nella programma di formazione degli animatori di Oratorio. L’articolo ha una dedica particolare rivolta al mio compagno di studi universitari ed amico Pino Barcello . L’argomento trattato entrerà poi nel progetto di Oratorio “mamma Raffaelina e Mamma Olga come mamma Margherita” che sto portando avanti con successo.

Giampiero Scarpino


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