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26 giugno 2016

News

Un euro investito in cultura produce 1,8 euro di crescita in altri settori


Il sistema produttivo culturale creativo fatto da imprese e non profit genera 89,7 miliardi di euro e «attiva» altri settori dell’economia arrivando a muovere nell’insieme 249,8 miliardi, equivalenti al 17% del valore aggiunto nazionale. Un euro in cultura produce 1,8 euro di crescita in altri settori.

Questi i dati principali messi in luce dal Rapporto 2016 Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi, elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere con la collaborazione e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Marche e di Sida Group, presentato al Mibact il 24 giugno scorso, alla presenza del ministro Dario Franceschini, dal segretario generale di Unioncamere Giuseppe Tripoli, dal presidente di Symbola Ermete Realacci e dal presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello.

«Il Rapporto Symbola e Unioncamere», afferma Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali e del Turismo «indica con il supporto di numeri la centralità di questo settore sia in termini di occupati sia in termini di effetto moltiplicatore. Un euro in cultura produce 1,8 euro di crescita in altri settori. Quello che stiamo facendo va in questa direzione. Il fatto che il mio ministero abbia avuto, nella legge di Stabilità per il 2016, un aumento di risorse del 37% dimostra che il Governo e il Parlamento credono nella cultura e nel turismo come veicolo di crescita economica».

Una ricchezza che si riflette in positivo anche sull’occupazione: il solo sistema produttivo culturale e creativo dà lavoro a 1,5 milioni di persone (il 6,1% del totale degli occupati in Italia). E se – spiega il Rapporto – nel periodo 2011/2015 la crisi si è fatta sentire incidendo in negativo su valore aggiunto e occupati del Paese, rispettivamente con il -0,1% e il -1,5%, nelle filiere culturali e creative la ricchezza è invece cresciuta dello 0,6% e gli occupati dello 0,2%. Dall’analisi emerge quanto il «Sistema Italia» debba a cultura e creatività: il 6,1% della ricchezza prodotta in Italia nel 2015, pari a 89,7 miliardi di euro.

Ma non finisce qui: perché il Sistema produttivo culturale e creativo (Spcc) ha sul resto dell’economia un effetto moltiplicatore pari a 1,8. Per ogni euro prodotto dal Spcc, se ne attivano 1,8 in altri settori.

Gli 89,7 miliardi, quindi, ne «stimolano» altri 160,1, per arrivare a quei 249,8 miliardi prodotti dall’intera filiera culturale, il 17% del valore aggiunto nazionale, col turismo come principale beneficiario di questo effetto volano. Più di un terzo della spesa turistica nazionale, esattamente il 37,5%, è attivata proprio dalla cultura e dalla creatività.


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