Palazzo Nicotera, sede della Biblioteca comunale di Lamezia Terme
3 marzo 2016
Palazzo Nicotera, sede della Biblioteca comunale di Lamezia Terme

News

Università a Lamezia. L’Amministrazione Mascaro non è interessata?


Nel novembre dello scorso anno un Centro di alta formazione universitaria e post-universitaria senza scopo di lucro ha formalizzato all’Amministrazione Mascaro la propria disponibilità ad aprire una propria sede formativa a Lamezia Terme – in ragione del posizionamento logistico della Città – dove organizzare lezioni e portare i propri studenti a frequentare i corsi da loro gestiti.

Oltre a lauree triennali e biennali in «Musica, Scienza e Tecnologia del Suono» ad indirizzi sia artistici che scientifici, il Centro questione ha convenzioni con università nazionali come l’Università della Calabria, così da poter permettersi di organizzare lezioni e corsi valevoli per i primi anni universitari di facoltà come Ingegneria (Ambientale, Chimica, eccetera).

Nell’immediato, la proposta presentata consentirebbe di portare oltre 70 studenti universitari a frequentare quotidianamente Lamezia Terme, numero che secondo i proponenti nel corso degli anni poi potrebbe crescere notevolmente, anche in ragione delle possibili sinergie con l’Unical e non solo.

Attualmente, infatti, il Centro gestisce oltre 140 studenti universitari nella città di Vibo Valentia, ha sedi secondarie anche nel Lazio, in Sicilia e in Campania e conta complessivamente oltre 500 studenti iscritti ai diversi corsi (sono fra le prime 3 strutture nazionali, nelle graduatorie ministeriali del settore Afam, per quantità di iscritti,per numero di laureati prodotti e per qualità dell’alta formazione fornita).

L’unica cosa che è stata chiesta alla Giunta Mascaro sono dei locali idonei – anche per prestigio dell’immobile – ad ospitare corsi universitari. Niente altro, neanche un euro.

Locali, come quelli del chiostro di San Domenico o della ex facoltà di Agraria, o magari pure qualche immobile nel centro storico di Sambiase, immobili che potrebbero essere già pronti ed assolutamente funzionali ad un «ripopolamento culturale» della città (del quale c’è un disperato bisogno).

Ma qui arriva il doveroso interrogativo politico: perché la Giunta Mascaro, dopo diversi mesi, non ha dato ancora alcun riscontro ai proponenti? Non è interessata? Ha qualche riserva? Ha progetti migliori per tutti gli immobili della città?

Eppure, come detto, non è stato richiesto neanche un euro, solo la disponibilità di locali oltre alla collaborazione per fornire servizi agli studenti, e cioè magari collegamenti regolari – in orari concertati – con la stazione ferroviaria, convenzioni per gli abbonamenti mensili per gli autobus, eccetera.

Insomma, sono stati chiesti solo dialogo e concertazione per rendere appetibile per uno studente «iscriversi a Lamezia Terme».

A nostro avviso sarebbe una opportunità da cogliere al volo nell’interesse della città, in quanto avere studenti universitari nel centro città potrebbe portare solo ricadute positive.

Chiediamo pertanto alla amministrazione Mascaro di prestare migliore attenzione alla proposta e decidere con saggezza, accogliendola ovvero spiegando politicamente le ragioni del proprio rifiuto. Anche perché i mesi stanno passando, ed aumenta sempre più il rischio che venga abbandonato il progetto di insediamento su Lamezia Terme, magari per insediarsi in qualche Comune vicino.
Andrea Falvo
Rigenerazione democratica – Pd Lamezia Terme


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