“Sgarbi ha detto che è stato un atto di guerra nei suoi confronti, ma questo significa criminalizzare una manifestazione del pensiero – continua Mezzetti – Dare o non dare la mano è una forma di comunicazione e in quel caso la forma più pacifica che ci possa essere visto che non ho mosso un dito”.
Nulla è peggio del fascismo degli antifascisti. (Pasolini)
Il più bello esemplare di fascista in cui ci si possa oggi imbattere è quello del sedicente antifascista unicamente dedito a dare del fascista a chi fascista non è. (Sciascia)#25aprile #antifascismo #Anpi @AnsaRomaLazio pic.twitter.com/toaKxPWv0l— Vittorio Sgarbi (@VittorioSgarbi) April 26, 2023
“Sgarbi è intervenuto dopo di me – sottolinea il presidente del Comitato provinciale di Viterbo di Anpi – e ci ha tenuto a dichiarare che è antifascista. Ne prendo atto ma gli dico: perché non va a dire queste cose a Meloni, a la Russa, a Lollobrigida quando fanno i loro sproloqui sulla Costituzione e via Rasella?”. Sulle contestazioni di chi, come denunciato da Sgarbi, lo ha fischiato per impedirgli di parlare, Mezzetti così conclude all’Adnkronos: “Non faccia la vittima e non metta insieme il mio gesto con quel tipo di contestazione. Il mio gesto è avvenuto a prescindere. Si interroghi poi perché c’è stato quel tipo di reazione”.