Arrestati i vertici Sacal: ai domiciliari sono finiti il presidente Massimo Colosimo, il direttore generale Pierluigi Mancuso, la responsabile dell’ufficio legale Ester Michienzi.
Coinvolti politici locali di cui non sono stati resi noti nomi e ruoli, mentre nei confronti dell’intero CdA, compreso il rappresentante del nostro Comune, nominato dal sindaco Mascaro, Emanuele Ionà, è stata chiesta al Gip la misura interdittiva della sospensione dei pubblici uffici (cosa che metterà in crisi anche la Provincia di Catanzaro qualora fosse raggiunto da tale misura Enzo Bruno, presidente del PD, anche lui componente del CdA).
Svariati i capi d’accusa, che vanno dalla corruzione al peculato, dall’induzione indebita all’abuso d’ufficio, dal falso in atto pubblico al millantato credito. Per cui, in base alla legge, il collegio sindacale dovrà provvedere a nominare nuovi amministratori della Sacal in attesa dell’assemblea dei soci.
Al di là delle responsabilità penali dei singoli amministratori, delle quali saranno chiamati a rispondere davanti al loro giudice naturale, le responsabilità politiche sono enormi ed evidenti. A iniziare da Comune, Provincia e Regione, che hanno consentito a questo management di continuare a gestire la Sacal, evitando di chiederne le dimissioni, nonostante le indagini penali fossero in corso da un pezzo per ipotesi di reato gravissime.
E’ stato consentito al presidente Colosimo ed al CdA di portare avanti, e concludere, uno sciagurato progetto di scorporo societario del quale il nostro Meet Up aveva da subito denunciato – inascoltato – la gravità e l’evidenza di un futuro fallimento, con rischio per i posti di lavoro dei dipendenti transitati nella bad company (Sacal GH), ma anche per l’evidente disegno di consegnare la gestione della good company (Sacal spa) in mano ai privati, sottraendola al controllo pubblico.
Così in effetti è avvenuto, tra l’indifferenza del Sindaco Mascaro i lavoratori hanno già subito pesanti decurtazioni del loro stipendio e la loro occupazione sta per saltare.
E sempre la compiacenza di Mascaro, attraverso il proprio rappresentante in CdA, ha favorito un’operazione di aumento di capitale che ha poi portato il Comune a perdere la maggioranza relativa, in favore di un imprenditore privato.
Il Comune di Lamezia, come avevamo da sempre chiesto, puntualmente inascoltati, doveva rendersi promotore di un accordo con gli altri soci – enti locali per arrivare (quando ancora era possibile) ad una attuazione o, se necessario, modifica dello Statuto sociale che riservasse l’aumento di capitale agli enti pubblici.
Ora la Sacal è stata decapitata, proprio nel momento in cui la politica si accingeva ad affidargli la gestione anche degli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone.
Con l’ormai prossimo rinnovo delle cariche sociali, la politica colpevole di questo stato di cose, deve fare un passo indietro. Per questo ribadiamo, con ancora più forza, la nostra richiesta al sindaco Mascaro di convocare un’assemblea cittadina per discutere dello sviluppo futuro del nostro aeroporto e dell’intera Calabria.
Meetup 5 Stelle Lamezia Terme
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