Di “segnale potentissimo” parla Giuseppe Conte sui social. “Una grande ondata di partecipazione che ci ha portato alle 500mila firme in pochissimi giorni contro la legge sull’autonomia differenziata – scrive il leader M5S – I cittadini non si fanno ingannare e stanno aderendo in massa all’appello per l’abrogazione. Non vogliono vivere in un’Italia divisa, frammentata in tante regioni e in tutte le materie, dalla sanità all’istruzione, dai trasporti al commercio. Hanno compreso che ci rimetteremmo tutti, nessuno escluso. Non ci fermeremo qui, è solo l’inizio”.
“Come previsto, tra firme cartacee e firme digitali è stato di fatto raggiunto già entro metà settimana il quorum per il quesito del referendum che abroga l’autonomia differenziata”, dice Riccardo Magi, segretario di +Europa. “Non nascondo un pizzico di orgoglio per aver contribuito, con la piattaforma pubblica e gratuita per la raccolta delle sottoscrizioni, al raggiungimento di questo risultato. Ma ciò che conta è il dato politico: in 10 giorni mezzo milione di italiani ha già detto no all’autonomia differenziata. Un successo incredibile che è solo l’antipasto della batosta che aspetta Giorgia Meloni quando i cittadini saranno chiamati a pronunciarsi su questa riforma”, conclude il deputato.