Ad oggi, tutto questo è messo in forte discussione da una norma – approvata in modo surrettizio – lo scorso novembre dalla maggioranza in Consiglio regionale calabrese e pienamente sostenuta dal Presidente Occhiuto e dal consigliere di opposizione on. Laghi che, di fatto, decreta la chiusura della centrale e la perdita di circa 1500 posti di lavoro lungo tutta la filiera.
Riteniamo tale in quanto cancella, per motivi incomprensibili e forse attinenti a beghe partitiche di maggioranza, un modello produttivo di comprovata funzionalità e fiore all’occhiello di una Calabria che tra mille difficoltà ha saputo costruire opportunità collettive superando gli steccati ideologici e strumentali.
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Per tali ragioni ribadiamo, con forza, che l’incertezza e il blocco degli investimenti impongono celerità e condivisione nelle azioni da intraprendere. A tal fine, siamo convinti e ́
Diversamente, saremo costretti, insieme ai soggetti coinvolti, partendo dai Lavoratori, a riattivare con convinzione ̀ .
Segretario Filctem Cgil Nazionale Ilvo Sorrentino
Segretario Generale Cgil Calabria Gianfranco Trotta