di GIAMPIERO SCARPINO
È iniziata la tredicina di Sant’Antonio e la città di Lamezia è tutta presa da forti emozioni: Sambiase aspetta nella preghiera e nella tradizione la festa di San Francesco; Nicastro aspetta nella tradizione e nella tredicina la festa di Sant’ Antonio. Due Santi diversi per due realtà diverse con attese e tradizioni diverse. È festa in tutta la città perché i devoti dei due Santi superano i confini. Il 30 maggio 1232 a neanche un anno dalla sua morte Antonio da Padova veniva canonizzato da papa Gregorio IX : sarà per tutti Sant’ Antonio.
Il 16 Luglio 1228 Francesco di Assisi era stato proclamato Santo, due anni dopo la morte. Lo proclamo’ Gregorio IX. Una Terza data è molto importante da ricordare: nell’anno del Signore 1221, il 23 maggio, nel santo giorno della Pentecoste il beato Francesco celebrò il Capitolo generale a Santa Maria della Porziuncola, il primo incontro dell’ordine francescano da lui creato , al quale parteciparono oltre 3000 frati e nel quale venne approvata la prima regola poi riconosciuta da Papa Gregorio IX.
In undici anni di vita l’ordine francescano ebbe riconosciuto due Santi. Torniamo a Sant’Antonio . Sant’Antonio e la luce , Sant’ Antonio è la luce , Sant’Antonio illumina e lo confermano le tredici stelle che formano la corona . Ultimamente abbiamo tanto sentito di Papi molto devoti ad icone bellissime della Madonna. Ebbene noi qui a Lamezia siamo principalmente devoti a questa statua stupenda della fine del 1600 che Padre Antonio da Olivadi andrò ad acquistare a Napoli per poterla venerare nel convento cappuccino di Nicastro. “Guardatelo quanto è bello Sant’ Antonio e maestà con le sue tredici stelle … Sant’ Antonio, un bambino bello e vivace, il Santo Vangelo ed il giglio della purezza. Ed in testa una corona dorata. Ed a lui cantiamo “o dei miracoli ” , “se tu cerchi miracoli”, “..a cui non può resistere ne morte e ne demonio” .
A lui cantiamo la tredicina, e lo invochiamo nella preghiera finale affinché ci conceda le grazie che vogliamo. In tantissime chiese del mondo c’è una statua di Sant’ Antonio, il Santo dei Miracoli. Il passaggio più bello della sua vita è avvenuto a Coimbra in Portogallo, Monastero di Santa Cruz. Da abate e sacerdote ,uscire dall’ordine ricco dei canonici regolari e entrare nell’ordine povero di San Francesco d’Assisi cambiando anche il nome da Fernando ad Antonio, in nome di Sant’ Antonio abate eremita. Il saio e la regola povera di San Francesco di Assisi hanno regalato alla nostra città due grandi Santi. San Francesco di Paola ,che con tutta la sua famiglia era devoto al poverello , ne segui l’esempio e volle una regola più rigida da far seguire ai compagni nel suo convento. Da qui crea l’ordine dei frati minimi, ancora più poveri dei minori di Francesco d’Assisi. E poi Sant’ Antonio, sacerdote e predicatore al servizio totale di Dio nella umiltà francescana. Per i due nostri grandi Santi, seguire Dio Creatore, Gesù ed il Santo Vangelo alla lettera, con la mente plasmata sempre dallo Spirito Santo.