Il senatore Armando Scarpino e la moglie, prof. Albertina Barillaro
21 febbraio 2025
Il senatore Armando Scarpino e la moglie, prof. Albertina Barillaro

Reportage BLOG

G BLOG. «Zio Armando Scarpino, il ricordo social di un grande uomo e grande politico»


di Giampiero Scarpino 
“Questa sera alle ore 19.30 sul corso Numistrano chiuderà la campagna elettorale per il Partito Comunista Italiano il Senatore Armando Scarpino. Non mancate…”
Negli anni 70 era così: sul Corso Numistrano il Senatore Armando Scarpino per i comunisti, sul Corso Nicotera l’Onorevole Arturo Perugini per i democristiani. A soli 56 anni, il 20 Febbraio 1976 portò via alla città di Lamezia il Senatore Professore Armando Scarpino. Era Senatore della Repubblica in carica alla sua seconda legislatura non consecutiva. Oggi, sottolineando il suo insegnamento, voglio ricordare così Zio Armando. Un grande Senatore ed un grande politico ed amministratore. Lamezia Terme e la Calabria avrebbero bisogno ancora di lui”.

Su questo mio post di ieri sul mio profilo facebook iniziano molti autorevoli commenti:”Lo ricordo molto bene, il senatore Armando Scarpino, sia perchè l’ho avuto come docente alle scuole medie di Nicastro, sia come collega nel consiglio comunale, sia perchè abbiamo dialogato e ci siamo scontrati, in modo rispettoso delle reciproche idee e dei rispettivi valori, a livello politico, da posizioni contrapposte”. Scrive cosi Giuseppe Sestito che continua: “Era una persona perbene, un politico preparato ed accorto, un valido docente, un uomo garbato e dialogante. Anche se il suo partito, il PCI del territorio lametino, era contro la fusione dei tre comuni e la nascita di Lamezia Terme, battaglia di cui era portabandiera il sindaco di Sant’Eufemia Lamezia, il compianto on. Costantino Fittante, il professore Scarpino, già senatore e personalità influente della politica lametina, aveva un atteggiamento diverso; più aperto alle istanze e alle proposte della DC, per ciò che riguardava la nascita di Lamezia Terme, di quanto non lo avessero molti dei suoi amici di partito. Sono convinto che anche lui fosse consapevole che la creazione di Lamezia Terme rappresentasse una valida, imperdibile e irrinunciabile occasione storica, non facilmente riproponibile in seguito, se non realizzata nel corso di quella congiuntura della politica nicastrese, sambiasina e santeufemiese, per lo sviluppo non solo del Territorio lametino, ma dell’intera Calabria; tesi con forza sostenuta dal suo collega democristiano, senatore Arturo Perugini che, proprio con questo obiettivo, ne aveva presentato il disegno di legge in Senato”.

“Aveva grande rispetto delle idee altrui…mio padre, democristiano, aveva tra i suoi più cari amici “avversari” il grande Gianni Riga che stimava e rispettava. Altri tempi, altri uomini politici, sempre al servizio della gente” così  scrive Maria Luisa Cimino .

Rinaldo Furgiuele: “il compagno Armando SCARPINO persona stimata e apprezzata in tutto il lametino esempio e vanto per tutti”. La signora Luisa:”Questi erano politici”. Enzo Cittadino: “compagno Armando. I pomeriggi passava da casa, chiamava mio fratello Giovanni per andare a fare caseggiato”. La professoressa Marinella: “Aveva la passione vera per la politica, non l’opportunismo che oggi si vede in giro.”

Vincenzo Ruberto “Io militavo nel fronte ma lui era sempre aperto al confronto “. Michele, ex Sindaco di un Comune vicino commenta su whatsapp: “Purtroppo non tornano più quei tempi e non ci sono più personaggi di quello spessore “. Così Doris: “Anch’io conservo bei ricordi di lui e della sua umanità “. Pasquale Maria Natrella scrive: “Speriamo di poter riavere presto uomini di spessore morale e culturale come il Sen. Armando Scarpino e il Sen. Arturo Perugini”. Vincenzo Arnone sempre su wathsapp mi scrive: “Bello, è storia”.

Sei Storia carissimo zio Armando: come zio, fratello di papà, ti ho conosciuto come un marito perfetto e padre esemplare. Il resto l’ho voluto affidare a questi commenti, solo una parte di tutti quelli letti ieri. Ho voluto pubblicare quelli sinteticamente più espressivi per evidenziare solo in parte ciò che rappresentavi a Lamezia per il tuo partito, per la tua città, per tutti i cittadini e per la Calabria intera. Una testimonianza ed una scuola di vita, di politica e di amministrazione. Eri ancora molto giovane, i tempi politici stavano cambiando, io avevo 19 anni e tuo figlio Francesco era ragazzetto. Sintetizzo anche qui: sei andato via troppo presto ma saresti stato un Sindaco Ideale, un Sindaco alla Arturo Perugini e Giorgio La Pira.


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