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30 giugno 2025

News

GBLOG. «Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati, tante storie li accomunano!»


di GIAMPIERO SCARPINO

Carlo desidera la Santità e cerca amici in cielo; nel suo sito internet c’è la sezione “scopri quanti amici ho in cielo”, dove compaiono i santi “giovani” come San Domenico Savio, Maria Goretti, Piergiorgio Frassati .

“Morirò giovane”, ripete, offrendo la sua giornata ai ragazzi del catechismo, ai poveri della mensa Caritas, ai bambini dell’oratorio. Suona il sassofono, gioca a calcio, progetta programmi al computer, si diverte con i videogiochi, guarda film polizieschi, gira film con i suoi cani e gatti. Impegna molte ore nello studio e frequenta con profitto il liceo milanese “Leone XIII”. Dagli amici è molto amato; vive e trasmette allegria da ragazzo educato e rispettoso.

L’Istituto Leone XIII è gestito dalla Compagnia di Gesù e propone un Progetto Educativo ispirato al modello pedagogico ignaziano, secondo gli insegnamenti del Fondatore Ignazio di Loyola, e basato su principi elaborati nell’arco di quattro secoli.Carlo Acutis è stato uno studente del Liceo Classico dell’Istituto Leone XIII per poco più di un anno scolastico, dal settembre del 2005 al settembre del 2006. Carlo Acutis sarà proclamato Santo a Roma domenica 7 settembre alle 10:30.

Insieme a Carlo sarà canonizzato il beato Pier Giorgio Frassati, studente di un altro collegio della Compagnia, l’Istituto Sociale di Torino. Un istituto che conta oggi 800 alunni tra scuola primaria , liceo classico , liceo scientifico e liceo scientifico indirizzo sportivo.A cento anni dalla sua morte e a pochi mesi dalla sua canonizzazione, la vita e la persona di Pier Giorgio Frassati non finiscono mai di attrarre, interrogare e di essere raccontate. Alla sua importante figura saranno dedicati tanti incontri in Italia e nel mondo.Presso l’istituto sociale” retto dai Padri Gesuiti Piergiorgio Frassati si accosta alla pratica della Comunione quotidiana che mantiene per tutta la vita.
Per prepararsi all’incontro con Gesù, Carlo Acutis faceva tutti i giorni o prima o dopo la Messa un poco di Adorazione Eucaristica. Diceva sempre che “davanti al sole ci si abbronza, ma davanti all’Eucaristia si diventa Santi!”. Carlo ripeteva a tutti che noi siamo molto più fortunati di coloro che vissero duemila anni fa accanto a Gesù, perché quelle persone, per toccare Gesù e parlare con lui, dovevano fare lunghi tragitti.
Noi invece Gesù lo abbiamo sempre con noi! Basta andare nella chiesa più vicina a dove abitiamo: Gerusalemme l’abbiamo sotto casa!  (da alcuni racconti della mamma Antonia Salzano). Antonia Salzano racconta oggi il figlio Carlo così come negli anni 90 Luciana Frassati raccontava del fratello Piergiorgio. Un mese prima di morire, a 24 anni, l’allegrissimo e compagnone Pier Giorgio Frassati sale con alcuni amici in Val di Lanzo per un’escursione in arrampicata (con loro aveva fondato la ‘compagnia dei tipi loschi’).
Sulla foto che lo ritrae, aggrappato alla roccia con lo sguardo alzato sulla meta, scriverà: «Verso l’alto». Una frase breve, che è la sintesi del suo modo di vivere: cercare sempre quello che eleva, che porta al di là di se stessi, verso il massimo di ciò
che si può essere come uomini. Verso la perfezione della vita, che è l’essere Santi. Verso la fonte della vita, che è Dio.
«Tutti nasciamo come degli originali, ma molti di noi muoiono come fotocopie» è una delle massime coniate da Carlo Acutis. Come è anche sua la bellissima espressione: “L’Eucaristia è l’autostrada per il paradiso”.
Ormai quasi giunto al traguardo della laurea, gli mancavano due esami, Piergiorgio Frassati muore per una poliomielite fulminante, contratta nell’assistere i poveri.
I primi sintomi si manifestano il 30 giugno. Muore a Torino sabato 4 luglio 1925. Due giorni dopo, una folla enorme ai funerali inizia a rivelare alla famiglia e al mondo la grandezza della sua testimonianza cristiana. Carlo Acutis muore all’età di 15 anni a seguito di una leucemia fulminante. Recita così prima che si aggravasse: “offro le mie sofferenze per il Papa, la Chiesa, per non fare il purgatorio e andare dritto in paradiso”. Questa è una sintesi di due storie straordinarie di due futuri Santi di cui molto sentiremo parlare in questi giorni. Ed il 4 Luglio ricorre la festa del Beato Piergiorgio.
Giampiero Scarpino


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