“Giovanni prese presto congedo dai genitori per andare nel deserto a condurre una vita di penitenza nutrendosi di locuste e miele. Cominciò a predicare attirando grandi folle; sulle rive del Giordano istituì il sacramento purificatore del battesimo: per questo è detto il Battista” . Questa è una sintesi da cui bisogna partire per descrivere bene Giovanni il Battista che festeggiamo il 24 giugno. In molte città d’Italia e del mondo è Santo Patrono. Abbiamo festeggiato da poco Sant’ Antonio, Santo Patrono, un uomo come noi vissuto nel 1200 consacratosi totalmente al Signore fino a diventare Santo e dottore della Chiesa. Con Lui fraternizziamo a volte fin troppo. Invece Giovanni il Battista ci chiama ad una forte riflessione .È uno dei Santi più venerati nel mondo. La Chiesa lo festeggia, come la Vergine Maria, anche nel giorno della sua nascita. La sua vocazione profetica si manifestò ancor prima di nascere attraverso segni messianici come “l’esultanza” davanti a Maria in visita alla cugina Elisabetta. “Giovanni sussulto’ nel grembo”. Cristo stesso lo definì «il più grande tra i nati da donna, profeta dell’Antico Testamento e il primo Apostolo di Gesù, perché gli rese testimonianza ancora in vita. Nel Vangelo,Luca (1, 5) narra del padre Zaccaria e della madre Elisabetta che era sterile e ormai anziana. Un giorno l’Arcangelo Gabriele compare e parla a Zaccaria che offriva l’incenso nel Tempio: “Non temere Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio che chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, poiché sarà grande davanti al Signore…”

24 giugno 2025
"Il battesimo di Cristo" di Leonardo e Verrocchio (1472 circa)
GBLOG. «Giovanni il Battista, ultimo profeta e precursore di Gesù. La festa in suo onore precede la festa di San Pietro e Paolo»
di GIAMPIERO SCARPINO
Giorni di festa per due Santi compagni di viaggio di Gesù e per il grande primo “Chiamato”, San Paolo.
Dopo la visione, Elisabetta concepì un figlio fra la meraviglia dei parenti e conoscenti; al sesto mese della sua gravidanza, l’Arcangelo Gabriele, il “messaggero celeste”, fu mandato da Dio a Nazareth ad annunciare a Maria la maternità del Cristo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi anche Elisabetta, tua parente, nella vecchiaia ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile; nulla è impossibile a Dio”.
Maria allora si recò dalla cugina Elisabetta per farle visita e al suo saluto, declamò il bellissimo canto del “Magnificat”, per le meraviglie che Dio stava operando per la salvezza dell’umanità e mentre Elisabetta esultante la benediceva, anche il figlio che portava in grembo, sussultò di gioia. Quando Giovanni nacque, il padre Zaccaria che all’annuncio di Gabriele era diventato muto per la sua incredulità, riacquistò la voce, la nascita avvenne ad Ain Karim a circa sette km ad Ovest di Gerusalemme, città che vanta questa tradizione risalente al secolo VI, con due santuari dedicati alla Visitazione e alla Natività , luoghi del Magnificat e del Benedictus (cantico di Zaccaria ) .
Giovanni è chiamato il “precursore” perché con la azione profetica e la predicazione annuncia la venuta di Gesù. Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio (28-29 d.C.), iniziò la sua missione lungo il fiume Giordano, con l’annuncio dell’avvento del regno messianico ormai vicino, esortava alla conversione e predicava la penitenza.
Da tutta la Giudea, da Gerusalemme e da tutta la regione intorno al Giordano, accorreva ad ascoltarlo tanta gente considerandolo un profeta; e Giovanni in segno di purificazione dai peccati e di nascita a nuova vita, immergeva nelle acque del Giordano, coloro che accoglievano la sua parola, cioè dava un Battesimo di pentimento per la remissione dei peccati, da ciò il nome di Battista.
Molti pensavano che fosse il Messia tanto atteso, ma Giovanni diceva loro di essere solo il Precursore: “Io vi battezzo con acqua per la conversione, ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non sono degno neanche di sciogliere il legaccio dei sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco”.
Ai sommi sacerdoti disse, che egli non era il Messia, aggiungendo “Io sono la voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia”.
Gesù si presentò al Giordano per essere battezzato e Giovanni quando lo vide disse: “Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato dal mondo!” e a Gesù: “Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?”Giovanni battezzò Gesù e vide scendere lo Spirito Santo su di Lui come una colomba, mentre una voce diceva: “Questo è il mio Figlio prediletto nel quale mi sono compiaciuto”. Da lì Giovanni confidò ai suoi discepoli “Ora la mia gioia è completa. Egli deve crescere e io invece diminuire” (Gv 3, 29-30).
La missione di Giovanni era compiuta; Gesù iniziò a predicare formando un gruppo di apostoli e discepoli . Una gran folla lo seguiva. Giovanni aveva predicato per preparare un popolo che accogliesse Gesù e il suo messaggio di Redenzione. Il racconto si ferma qui , alla parte più bella della sua vita , al deserto , al battesimo , al precursore . Per questo motivo viene festeggiato. Aggiungiamo che “era un uomo che gridava nel deserto “. Gridava invitando alla conversione , gridava ammonendo il peccato.
Erode Antipa che conviveva con la cognata Erodiade vedova del fratello Filippo fu più volte ammonito a non commettere peccato. Poi sappiamo tutti come andò a finire. Giovanni il Battista, un grande che si festeggia al 24 Giugno . Una festa che introduce altri due grandi Santi: Pietro e Paolo, Pietro che ha vissuto con Gesù che lo ha eletto guida della sua Chiesa e Paolo , un comandante romano, scelto da Gesù , umiliato , accecato ,convertito e destinatario di una vista luminosa che testimonierà Gesù con la sua vita in tutto il territorio greco – romano e oltre ed oggi testimone nelle domeniche durante la Santa Messa , nella lettura delle sue bellissime lettere . Giovanni, Pietro e Paolo , pilastri della fede e della Testimonianza di Dio e del Figlio Gesù. E con Giovanni finisce l’era dei profeti o Età come la chiama Gioacchino da Fiore . Età del Padre e dell’Antico Testamento. Dio da questo momento parlerà solo attraverso Gesù ed i Vangeli , l’età di Gesù e del Nuovo Testamento di cui parla Gioacchino da Fiore. Pietro e Paolo dopo l’Ascensione al cielo di Gesù , saranno guidati dallo potentissimo Spirito Santo ; qui inizia la terza età di cui parla Gioacchino da Fiore , l’età che viviamo ancora oggi se abbiamo fede e crediamo e ci affidiamo alla luce fortissima dello Spirito.
Giampiero