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Germania, al via i negoziati di coalizione: niente selfie per i 256 partecipanti


Regole chiare e linee guida rigorose per i partecipanti ai negoziati di coalizione che dovranno dar vita al prossimo governo in Germania in tempi il più possibile rapidi. Per garantire che nulla vada storto, i 256 delegati suddivisi in 16 gruppi composti ciascuno da sei esponenti Cristianodemocratici (Cdu), tre Cristianosociali (Csu) e sette Socialdemocratici (Spd) dovranno attenersi alle precise disposizioni volute dai partiti e contenute in un apposito ‘Opuscolo sui negoziati di coalizione 2025′.

La voce ‘Rapporti con i media’ chiarisce che “i gruppi di lavoro e i loro presidenti non potranno svolgere alcuna attività che coinvolga la stampa (dichiarazioni, conferenze stampa, comunicazioni di risultati intermedi) ma soprattutto non potranno farsi nessun selfie. Massima sobrietà per i ‘rossoneri’ commentano i media tedeschi ricordando il selfie che fece scalpore quattro anni fa e con cui i Verdi Annalena Baerbock e Robert Habeck con i liberali Christian Lindner e Volker Wissing annunciavano il via alle consultazioni preliminari tra i loro due partiti in vista della possibile formazione di una futura coalizione, che poi sarebbe stata la coalizione semaforo. Lo scatto venne pubblicato sui rispettivi profili con la stessa didascalia: “Nella ricerca di un nuovo governo, scandagliamo punti in comune e costruiamo ponti per superare le divisioni. Tempi emozionanti”.

Il rigore si spiega con l’esigenza di procedere con rapidità: l’Unione punta a vedere Friedrich Merz alla cancelleria al più tardi il 23 aprile, e a firmare il contratto di coalizione nella settimana del 14. Tempi dunque chiaramente definiti: i gruppi di lavoro dovranno completare il loro compito entro lunedì 24 marzo alle 17. Prima però, entro domenica 16 marzo, i presidenti dei gruppi di lavoro dovranno “redigere un ordine del giorno iniziale” e trasmetterlo al gruppo direttivo guidato dal segretario generale della Cdu Carsten Linnemann, dal segretario generale della Spd Matthias Miersch, dal capogruppo parlamentare della Cdu/Csu, il cristianodemocratico Thorsten Frei e dal capogruppo regionale della Csu Alexander Dobrindt, individuando “potenziali punti di conflitto”.

Al termine delle loro deliberazioni finali, i delegati dovranno presentare un documento “il più breve e preciso possibile”. Il documento sarà poi sottoposto al gruppo direttivo e da lì al gruppo negoziale, che comprende anche i leader dei partiti Friedrich Merz (Cdu), Lars Klingbeil e Saskia Esken (Spd) e Markus Soeder (Csu). Anche la forma esatta del prodotto finale è regolamentata per far risparmiare tempo: “Il numero massimo possibile di pagine del documento sui risultati del gruppo di lavoro è indicato tra parentesi nell’organigramma, dimensione carattere 11, colore carattere Calibri nero, interlinea 1,5″.


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