Una mini guida, agile e ricca di curiosità, per conoscere le caratteristiche e l’importanza dei coleotteri della Sila. L’hanno scritta il dott. Antonio Mazzei e il prof. Pietro Brandimayr, entomologo e professore ordinario presso il dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria.
Il lavoro, arricchito da schede esplicative e ricca documentazione fotografica, vuole stimolare la curiosità di quelle persone che passeggiando per il Parco Nazionale della Sila, desiderano sapere qualcosa di più dei protagonisti degli equilibri ecologici. I testi, brevi ma rigorosamente scientifici, possono fornire adeguato supporto anche a professionisti, operatori forestali, ambientalisti ed ai tanti amici entomologi che vedono nella Sila uno scrigno inesauribile di biodiversità.
I coleotteri svolgono una funzione tutt’altro che secondaria per il mantenimento dell’equilibrio naturale del territorio silano.
Tra le migliaia di insetti presenti in Sila, i coleotteri decompositori del legno morto rappresentano il vero «motore» del manto forestale silano, uno dei segreti della sua vitalità. In nessuna parte d’Europa le foreste, sia di conifere che di latifoglie, sono così vetuste ed imponenti come quelle che possiamo vedere nel Parco Nazionale della Sila.
I coleotteri saproxilici ne garantiscono la conservazione, ed al tempo stesso sono fonte di nutrimento per tante altre specie animali, documentazione certa dell’ottimo stato di conservazione e pegno di sviluppo sostenibile per il futuro, poiché hanno fornito un contributo essenziale alla candidatura vincente del Parco Nazionale alla rete delle Riserve della Biosfera (MAB-UNESCO).