Pax Christi, Punto Pace di Lamezia Terme, ieri ha assistito, nel corso del sit-in ad un miracolo che non ha molto a che vedere con la conta del numero dei partecipanti di cui sovente ci si gloria per sancirne il successo.
Un miracolo particolare: quello della pioggia, che aveva spinto un’altra piazza a rinviare il proprio evento, capace di ospitare, sotto un enorme ombrellone di solidarietà, una meravigliosa platea di lametini e non solo (associazioni cattoliche e laiche, partiti, movimenti e sindacati); un ombrellone che, se avesse potuto, avrebbe riparato il popolo Ucraino dall’insensato temporale di fuoco scatenato da Putin, che si è dovuto accontentare di sostenere quella nutrita comunità di Ucraini, nostri concittadini, che intonavano il loro inno, con la voce rotta dalla rabbia e dal dolore, attaccati disperatamente alla loro enorme bandiera su cui erano affisse richieste accorate di Pace e di resistenza alla guerra; il loro canto e la loro bandiera hanno reso, pur in un clima di forte sgomento, tutto più bello e sobrio, compresi gli interventi di sostegno dei rappresentati della Piazza, unificata dall’imperativo categorico di cessazione delle ostilità.
Nel documento di annuncio del Sit In , Pax Christi, nel solco tracciato dalla proposta della RETE ITALIANA PER LA PACE E IL DISARMO, di cui fa parte, ha indicato, per il superamento della crisi Russo-Ucraina, la sua piattaforma. Ma i contenuti di quella proposta vanno, nei prossimi giorni, messi a disposizione di una riflessione comune, ampia e partecipata, distinguendo la fase in cui è vitale salvare ciò che rimane della casa che brucia dal progetto di ristrutturazione. Una meta , quella della costruzione del futuro in Ucraina e in tutte le aree oggetto di massacri programmati da logiche imperiali, da perseguire insieme. (NON VERREMO ALLA META AD UNO AD UNO MA A DUE A DUE!).
PAX CHRISTI- PUNTO PACE
LAMEZIA TERME