La durata di transizione tra un’epoca e l’altra ormai è breve, anzi direi che stiamo assistendo alla scomparsa delle epoche, il che è epocale (mi scuso per il sillogismo).
Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua intelligenza!… facendo mio il motto di Kant che sintetizza la sua epoca, ma potrebbe essere anche il nostro oggi, si impone una riflessione sul nostro presente che nella filosofia contemporanea, si definisce una «ontologia dell’attualità».
Che cosa accade oggi? E che cos’è questo oggi in cui siamo immersi, rispetto alle altre epoche, passate e future? In questo risiede la preoccupazione della modernità.
Sovente si sente parlare di «post» e di «neo», tanto per usare qualche esempio. Il post-moderno per quanto riguarda la cultura e le sue varie forme, il post-comunista, il post-socialista in politica, il post-illuminismo in filosofia e così via. Due anni fa a Napoli si è svolto il festival «Repubblica delle Idee» che aveva come tema «Riscrivere il Paese».
Riscrivere comporta innovazioni profonde, nuovi linguaggi tecnologici e culturali di cui la società contemporanea si nutre, la nostra è un’epoca nuova «altra», diversa dalle precedenti e dobbiamo prenderne coscienza. A ben pensarci una rivisitazione dell’epoca moderna è iniziata con Einstein, Freud, Picasso (anticipatore spesso e sovente «rapinatore» arguto delle opere altrui ma geniale nel cogliere i segni del tempo) e Matisse. Attualmente i «post» e i «neo» si possono considerare come scarti residuali di epoche moribonde.
Da sottolineare inoltre come i tempi di passaggio da un’epoca all’altra si siano accorciati e ciò dipende soprattutto dalla nuova tecnologia e dai tempi velocizzati che viviamo. Nella storia passata, i passaggi d’epoca avvenivano in tempi assai lunghi, c’era il tempo necessario per metabolizzare i nuovi processi creativi, nel campo dell’Arte diversi artisti esponenti di varie correnti, non transitavano per brevi periodi ma occupavano e caratterizzavano un’epoca attraverso nuovi movimenti e gruppi di varie espressioni artistiche, assodavano e si stabilizzavano dei canoni atti al prolungamento negli anni a tramandare i loro insegnamenti e la loro Arte.
Il momento d’epoca, e ribadisco «momento» che stiamo vivendo sarà sicuramente più breve ma sarà un mutamento globale non limitato a prescelte aree geografiche ma in tutto il pianeta. Forse rimarranno le differenze locali, ma il vero sconvolgimento sarà un’epoca nuova simile in tutto il mondo!
L’epoca nuova avrà sicuramente un nome che potrei azzardare, ma lascio ai posteri svolgere questo impegno che attraverso i miti e la storia che si avvicenderanno sicuramente daranno forma e pensiero al nuovo che sarà! Così è se vi pare!
Apollonia
(da Allert’art)